“Nelle priorità di un Piano di riassetto della viabilità urbana, via Campagnola avrebbe dovuto essere l’ultimo e non il primo degli interventi”. Sono queste alcune delle parole con cui il comitato dei cittadini della zona di San Paolo tiene alta l’attenzione sulla vicenda della viabilità, appunto, di via Campagnola a Foligno alla vigilia della prima udienza al Tar in agenda per domani, martedì 29 marzo. Quando, cioè, i giudici amministrativi ascolteranno le motivazioni per cui i quaranta ricorrenti tra associazioni, comitati, attività economiche e privati cittadini chiedono l’annullamento di quella che loro stessi bollano come una “iniqua” delibera di giunta. La numero 65 del marzo 2021 che, lo ricordiamo, ha istituito una Ztl, “bizzarra” puntualizzano sempre dal comitato.
Il portavoce dei ricorrenti al tribunale amministrativo regionale, Francesco Tartaglini, riavvolge quindi il nastro della vicenda che ha ben presto interessato centinaia e centinaia di cittadini. “La delibera – spiegano dal comitato – è stata adottata senza la minima preventiva consultazione e riguarda una zona della città che, paradossalmente, lo stesso provvedimento definisce come zona fortemente penalizzata per la mancanza di infrastrutture viarie. Un sindaco, nel pieno delle sue funzioni – aggiungono – non può votarsi una delibera che istituisce una Ztl sotto la propria abitazione”. I richiedenti non si fanno problemi a parlare poi di “sviamento e falsa applicazione del Piano urbano di mobilità”. E lo stesso comitato interviene anche sui lavori appena eseguiti nella zona di ponte Antimo, sottolineando come ad oggi alcune attività lì presenti “beneficiano di un ‘esclusivo’ parcheggio pubblico recintato a seguito delle opere di tombamento del Fosso Renaro”.
Opere di cui il portavoce Tartaglini ricorda il costo, “oltre 400mila euro”, spiegando come “a causa delle stesse, solo temporaneamente, è stato istituito un senso unico in via Campagnola deviando il traffico in direzione San Paolo nella parallela via Fiume Albegna”. Il riferimento è all’ordinanza comunale numero 7 del 5 gennaio scorso: “Un bene – dicono dal comitato -, se tale scelta fosse definitiva”. Anche questo atto è stato quindi impugnato dal comitato, proprio perché non chiarisce la natura temporanea o permanente del nuovo assetto della viabilità sulla parallela di via Campagnola. Si parlerà dunque anche di questo nell’udienza di domani, ma intanto c’è ancora una stangata dei richiedenti indirizzata a Stefano Zuccarini: “Non avremmo avuto bisogno di nessun giudice – dicono – se il nostro sindaco avesse tutelato gli interessi di tutti”.