“Oltre agli attuali tre impianti anti-intrusione e alle quindici telecamere di sorveglianza, all’ospedale di Foligno è in corso in questi giorni l’installazione di altre sei telecamere interne ed altre ne verranno collocate nel parcheggio”. Lo ha detto ieri nel corso del question time del consiglio regionale l’assessore alla Salute, Luca Coletto, rispondendo all’interrogazione dei consiglieri leghisti Stefano Pastorelli e Paola Fioroni. Quella presentata per capire a che punto fossero le indagini relative al ritrovamento di una mini telecamera in un cestino dello spogliatoio del “San Giovanni Battista” riservato al cambio divisa del personale sanitario femminile. In questo senso, per Pastorelli, è necessario, tra le altre cose, “stabilire i tempi intercorsi tra il ritrovamento dell’oggetto di reato e la segnalazione dell’increscioso fatto al direttore generale dell’Usl Umbria 2 e la conseguente denuncia alle autorità competenti da parte del responsabile”. L’interrogazione serviva inoltre per capire se vi fosse o meno l’intenzione di istituire una commissione d’inchiesta ad hoc “per appurare e verificare i fatti tramite un’indagine interna”. Così come per comprendere quali fossero le strade da seguire “in merito alla prevenzione e contrasto dei fenomeni che minano la sicurezza del nosocomio folignate e di tutti gli ospedali umbri”.
“Si tratta di un episodio censurabile e deplorevole”, ha risposto l’assessore Coletto riferendosi al ritrovamento della videocamera nello spogliatoio, “in seguito al quale è stata subito avviata un’indagine interna ed è stata sporta denuncia al commissariato di polizia. È stata avviata una inchiesta – ha quindi aggiunto Coletto -, ancora in atto”. Oltre ad annunciare la novità delle sei telecamere interne e di alcune altre nel parcheggio del “San Giovanni Battista”, l’assessore ha poi spiegato come “si prevede di utilizzare un sistema di controllo degli ingressi negli spogliatoi del personale”. “Sono state fornite precise indicazioni sull’utilizzo delle riprese effettuate dalle videocamere di sicurezza”, ha dunque puntualizzato Coletto sottolineando come sia in corso di valutazione anche “la possibilità di fornire a tutti gli ospedali un servizio di vigilanza privata”.