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Elisoccorso, in sei mesi 169 missioni per “Nibbio”

A partire dal primo marzo scorso sono stati 171 i pazienti per i quali è stato attivato il servizio, tra cui 20 bambini, contro i 96 interventi totali dell’anno precedente. Tesei: “Meno costi, passati dai 15mila di prima agli 8.870 di oggi per ogni volo”

Pubblicato il 18 Settembre 2024 14:18 - Modificato il 21 Settembre 2024 14:31

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Centosessantanove missioni per un totale di 171 pazienti assistiti. Sono i numeri fatti registrare dal servizio di elisoccorso attivato in Umbria il primo marzo scorso, con base all’aeroporto “Franceschi” di Foligno. Dove, recentemente, è stato anche allestito un hangar temporaneo per proteggere dalle intemperie e dall’irraggiamento solare l’elicottero “Nibbio”, in attesa che si concludano i lavori per l’aviorimessa definitiva.

Ad illustrare l’attività del servizio di elisoccorso è stato il direttore generale Giuseppe De Filippis, insieme al resoconto di gestione dell’Azienda ospedaliera di Perugia di cui è responsabile. Dei 171 pazienti per i quali è stato attivato “Nibbio”, la maggior parte sono risultati adulti. Numeri alla mano 151. Nei restanti 20 casi, invece, si è trattato di interventi pediatrici. Questi, dunque, i numeri che hanno accompagnato questi primi sei mesi di attività, snocciolati – come detto – dal dg De Filippis, che è anche entrato nel dettaglio della tipologia di interventi eseguiti, ma anche dei codici di attivazione e patologie e delle zone geografiche toccate, comprese le missioni effettuate fuori regione.

Ai dati del servizio, però, si sono aggiunti anche quelli relativi ai costi, su cui si è soffermata la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. Dopo aver ringraziato il personale sanitario e tecnico impegnato sia nell’attività ospedaliera che in quella dell’elisoccorso, la governatrice ha evidenziato una diminuzione delle spese, passate “dai 15mila euro di prima – ha sottolineato – agli 8.870 di oggi per ogni missione”. Ma anche un aumento degli interventi. “In sei mesi 171 persone trasportate contro i 96 interventi totali di tutto il 2023” ha detto, per poi aggiungere: “Soccorsi nella maggior parte dei casi tempo-dipendenti, per cui fondamentali per salvare il paziente o limitare le conseguenze sulla salute. Questo servizio, con cui la nostra regione è finalmente autonoma nella gestione delle emergenze – ha quindi concluso – rappresenta una garanzia per la sicurezza e la salute di tutti”.

Presente all’incontro anche l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, intervenuto sulla riorganizzazione dell’azienda ospedaliera perugina ma anche sulle liste d’attesa. “La situazione è in netto miglioramento – ha dichiarato – e sono fiducioso che riusciremo a ridurle ulteriormente nei prossimi mesi”.

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