C’è la fraternità, quella tanto cara a Papa Francesco, al centro del nuovo progetto voluto dalla Diocesi di Foligno. Quello, cioè, che ha portato alla realizzazione in viale Ancona, vicino all’ex chiesa del Sacro Cuore, del Centro “Fratelli Tutti”, che sarà inaugurato domani, sabato 30 aprile. L’appuntamento con il taglio del nastro è fissato alle 11, alla presenza del cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana.
Ed è proprio dall’omonima enciclica scritta dal Santo Padre, che la nuova struttura diocesana ha preso il proprio nome. Ispirato, dunque, ai valori della fraternità e dell’amicizia sociale, il nuovo centro si presenta alla comunità – così come riportato nello statuto – come un luogo-simbolo per dare alla carità le motivazioni profonde fatte di accoglienza e assistenza ai più poveri, ma anche un luogo formativo dove declinare con creatività il comandamento dell’amore fraterno.
Al suo interno sono presenti, infatti, degli appartamenti destinati all’accoglienza dei bisognosi, a cominciare dai profughi ucraini, ma anche degli spazi volti ad ospitare una Scuola di formazione teologia, un Laboratorio per il rinnovamento pastorale e una Scuola di economia della fraternità.
“Un grande dono d’amore”, così il vescovo di Foligno e Assisi-Gualdo Tadino-Nocera Umbra, monsignor Domenico Sorrentino, ha apostrofato la nuova realtà cittadina. “Un luogo – ha quindi sottolineato il vescovo – che dovrà diventare un luogo della vita diocesana, all’interno del quale sperimentare l’ideale della fraternità attraverso la Caritas diocesana con l’accoglienza dei fratelli e sorelle più poveri e il rinnovamento evangelico della Chiesa e della società”.
Ad anticipare il taglio del nastro in programma per sabato mattina, è stato nel pomeriggio di venerdì 29 aprile, il convegno “Creare lavoro per rigenerare un territorio, una comunità”, voluto dalla stessa Diocesi per avviare una profonda riflessione insieme agli imprenditori, agli amministratori locali e alle varie forze sociali, sulle modalità con cui “rigenerare il territorio e la comunità, attraverso progetti che – ha dichiarato don Luigi Filippucci, direttore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali ed il lavoro – portano lavoro e ricchezza”.