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Vus, cento milioni di investimenti in dieci anni

Pubblicato il 27 Maggio 2022 15:15 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:01

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Un investimento da cento milioni di euro in dieci anni. È così che Valle Umbra Servizi vuole rispondere alle critiche che, oramai da mesi, piovono sull’operato dell’azienda. La realtà guidata dal presidente Vicenzo Rossi ha evidenziato le strategie future nel corso della commissione Controllo o garanzia di giovedì 26 maggio svoltasi a Foligno. La convocazione da parte del coordinatore David Fantauzzi (M5s) è servita proprio per approfondire le difficoltà dell’azienda partecipata e conoscere quali saranno le strategie per il rilancio della stessa, soprattutto rispetto al tema della raccolta differenziata. La risposta del management di Vus non si è fatta attendere. Presente all’incontro, oltre al presidente Rossi, anche il direttore generale Marco Ranieri. I due hanno spiegato come il nuovo Piano industriale, della durata di dieci anni, preveda cospicue risorse per rilanciare la partecipata, così come una “rivoluzione dei calendari e dei percorsi” sul fronte della raccolta dei rifiuti. Il documento dovrebbe finire a breve in mano ai Comuni soci per la definitiva approvazione. Una volta ottenuto il “disco verde”, le idee del Cda potranno quindi diventare operative. Secondo Ranieri, le attuali difficoltà di Vus derivano dalla scarsa marginalità ottenuta nella gestione di alcuni servizi. Così, i ricavi dell’idrico da tempo vanno a “ripianare” le sofferenze dell’igiene urbana. “Un’azienda sottoremunerata sul fronte dei rifiuti”: così si è espresso il numero uno Vincenzo Rossi. Insomma, una realtà che sta affrontando delle difficoltà – a detta di presidente e diggì – anche a causa dei mancati investimenti. Investimenti che andranno fatti, sottolineando inoltre l’importanza dell’identità pubblica che la società riveste. Altro tema toccato, quello dei concorsi. In questo caso, i vertici di Vus hanno parlato di assenza di irregolarità. Rispetto invece alla raccolta differenziata, smentito il calo del 3%. Per Ranieri, la flessione c’è stata, ma del -0,3%.

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