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Mancano medici di base e pediatri, la Usl 2 si appella ai pensionati

Pubblicato il 19 Luglio 2022 11:17 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:51

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L’Usl Umbria 2 è a caccia di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta in pensione. Un bisogno, quello di reperire professionisti sanitari in quiescenza, tutto dettagliato nella delibera del direttore generale, Massimo De Fino, la numero 1144 del 18 luglio. La stessa che riguarda appunto un avviso pubblico di manifestazione di interesse per la formazione di un elenco di medici pensionati disponibili ad espletare attività di sostituzione dei medici in convenzione per brevi periodi. Avviso pubblico, si legge nel documento, indetto in esecuzione della nota della Direzione regionale Salute e Welfare. Delibera alla mano, quella per cui il medico titolare può essere sostituito da altro medico in pensione, per un arco di tempo inferiore a trenta giorni, viene bollata come extrema ratio, al fine di garantire continuità nell’assistenza sanitaria ai cittadini. Una continuità messa evidentemente a rischio dall’attuale carenza di personale sanitario in forza all’Usl Umbria 2. Carenza che, presumibilmente, è ancor più tangibile e marcata nel periodo estivo in virtù delle ferie, e quindi del riposo per i medici titolari. Ma anche il rialzo dei contagi Covid tra i sanitari ha avuto la sua parte. Insomma, l’avviso, che tra l’altro non comporta oneri a carico dell’Usl, nasce dall’esigenza di supportare i professionisti titolari, che hanno chiaramente diritto al riposo estivo, nella ricerca di sostituti. Ricerca per loro ancor più difficile, tanto per fare un esempio, in realtà di piccole dimensioni. Non solo ferie, però. Perché il supporto offertogli dall’Usl serve pure nell’ottica di gestire le attualmente frequenti ed improvvise malattie da Covid. E il tutto, come detto, in un momento di carenza di personale.

Alla base dell’avviso, quindi, ci sono anche i numeri degli organici. Se non altro quelli dettagliati a maggio dal direttore generale, Massimo De Fino, e rilanciati una manciata di giorni fa dall’esponente Pd in consiglio regionale, Fabio Paparelli. “Entro la fine dell’anno – aveva detto il dem – verranno a mancare ben 57 medici di medicina generale. Un numero che, in rapporto ad una media di mille assistiti per medico, significa che una popolazione di quasi 60mila assistiti rischia di non avere più un medico di medicina generale”. Quasi sessanta carenze, dunque, che, a sentire Paparelli, riguardano tutti i distretti, dalle 15 di Terni alle 12 di Spoleto, passando per le 11 di Foligno, le 9 di Narni-Amelia, le 7 di Orvieto e le 3 della Valnerina.

Anche da qui, dunque, il ricorso a professionisti in pensione, come detto medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Gli stessi che, se appunto interessati ad accettare incarichi di sostituzione per brevi periodi, e, come detto, inferiori comunque a trenta giorni, nel ruolo unico dell’assistenza primaria a ciclo di scelta e nella medicina pediatrica convenzionata, dovranno inviare apposita domanda compilata e sottoscritta, il cui modulo è disponibile sul sito dell’Usl Umbria 2. I requisiti di ammissione, sempre stando alla delibera, sono il diploma di laurea in Medicina e chirurgia, l’iscrizione all’albo professionale dei medici e la collocazione, appunto, in quiescenza. Dall’azienda precisano, infine, come le domande che perverranno entro il decimo giorno dalla pubblicazione dell’avviso saranno oggetto del primo elenco di disponibilità, il quale sarà aggiornato con eventuali nuove disponibilità con cadenza mensile e messo a disposizione dei medici in convenzione fino al 31 dicembre prossimo.

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