19.5 C
Foligno
mercoledì, Agosto 6, 2025
HomeCronacaFoligno, nonostante l'obbligo di firma ruba in negozio: ora è in carcere

Foligno, nonostante l’obbligo di firma ruba in negozio: ora è in carcere

Pubblicato il 20 Luglio 2022 13:56 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:50

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Dalla rotatoria di San Magno al sottopasso di via Mameli: il piano delle opere 2026-2028

La giunta Zuccarini ha adottato il documento programmatico con gli obiettivi da raggiungere entro i prossimi tre anni. In cantiere 16 interventi per una spesa complessiva di oltre 8 milioni di euro

Si finge cliente e ruba un profumo da oltre 100 euro: denunciato 42enne folignate

L’uomo, con precedenti alle spalle, ha approfittato di un momento di distrazione della commessa per nasconderlo nei jeans e uscire dal negozio. Individuato dalla polizia in pochi giorni grazie alle immagini delle telecamere, è stato denunciato per furto aggravato

Il “Tabernacolo” dell’Alunno è tornato a casa

Martedì 5 agosto la riconsegna al Museo capitolare diocesano di Foligno, dopo un complesso e accurato intervento di restauro durato tre anni. Il recupero dell’opera, intaccata dal tempo, è stato finanziato con i fondi dell’8xmille

Era gravato dalla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, ma è stato preso a rubare in un negozio. È quanto avvenuto negli scorsi giorni a Foligno, con gli agenti del commissariato che hanno arrestato e portato in carcere un nordafricano di 40 anni. L’uomo, che nell’ambito di un procedimento per spaccio aveva l’obbligo di firma, è stato segnalato come presunto responsabile di un furto all’interno di un esercizio commerciale, dal quale aveva portato via il fondo cassa quando il negozio era chiuso. L’attività investigativa degli agenti guidati dal vicequestore Adriano Felici ha permesso di ricostruire la dinamica del furto, presentando dunque al giudice gravi indizi nei confronti del tunisino. È per questo motivo che, “vista la pericolosità dell’uomo” come spiega il procuratore generale Sergio Sottani, è stato richiesto e ottenuto l’aggravamento della misura cautelare. Una volta emesso il provvedimento, il magrebino è stato rintracciato e quindi portato nel carcere perugino di Capanne.

Articoli correlati