Tutto pronto a Foligno per Segni Barocchi Festival. Il sipario sulla 43esima edizione si alzerà sabato 27 agosto con l’opera “Venere e Adone” per la regia di Daniele Salvo.
L’appuntamento è alle 21 all’auditorium San Domenico e vedrà in scena Gianluigi Fogacci nel ruolo di William Shakespeare, Melania Giglio in quello di Venere e Riccardo Parravicini nei panni di Adone. Accompagnato dalle musiche originali di Patrizio Maria d’Artista, il progetto è stato presentato con grande successo durante la stagione 2020-2021 del Globe Theatre di Roma di Gigi Proietti, proprio alla presenza del grande attore che manifesto tutto il suo apprezzamento per l’opera realizzata da Salvo, diplomato alla scuola per attori del Teatro Stabile di Torino, fondata e diretta da Luca Ronconi che lo scelse per alcuni ruoli da protagonista e poi come assistente alla regia. Nella sua carriera Daniele Salvo ha anche lavorato con attori come Ugo Pagliai, Giorgio Albertazzi e Andrea Giordana. Ha curato numerosi spettacoli e il 2022 è stato l’anno del suo esordio come regista cinematografico.
L’ingresso allo spettacolo in programma al San Domenico sarà gratuito, con l’invito, strettamente personale, che potrà essere ritirato fino a sabato allo Sportello unico integrato in piazza della Repubblica, all’Ufficio informazioni turistiche in corso Cavour e nella corte di palazzo Trinci, all’ingresso degli eventi di “Estate al Trinci 2022”.
Come detto, con “Venere e Adone” prenderà ufficialmente il via l’edizione 2022 di Segni Barocchi Festival che proseguirà, poi, fino al 10 settembre con eventi che coinvolgeranno sia iol centro cittadino che le frazioni di Sassovivo, Belfiore, Pale, Vescia, Rasiglia e San Giovanni Profiamma. In programma concerti, spettacoli di danza, récital organistici, conferenze, laboratori di danza e canto barocchi, appuntamenti cinematografici ma anche quello con la “Notte Barocca”, in calendario proprio per il 10 settembre prossimo.
“È il ritorno di uno dei Festival più antichi dell’Umbria – ha commentato il direttore artistico Fabio Ciofini – in un’edizione che coniuga le diverse forme dell’arte e conferma i ‘segni barocchi’ nei secoli successivi. L’edizione di quest’anno – ha quindi concluso – ospiterà grandi artisti e offrirà un doveroso spazio a giovani emergenti”.