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Tra applausi e sguardi affascinati, la civetta di Colfiorito è tornata a spiccare il volo

Pubblicato il 27 Agosto 2022 08:48 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:43

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Ha spiccato il volo ed è tornato nel suo habitat naturale il giovane esemplare di civetta che la Lipu ha rimesso in libertà dopo essersene presa cura. E lo ha fatto accompagnato da un lungo applauso, quello dei tanti adulti e bambini che hanno risposto presente all’invito del coordinatore regionale della Lega italiana protezione uccelli, Alfiero Pepponi, ritrovandosi nel pomeriggio di venerdì 26 agosto nell’area del Molinaccio, a Colfiorito, per assistere alla liberazione del piccolo rapace.

Entrato in un camino a Casette di Cupigliolo, la giovane civetta si era ferita ad un occhio. Ecco perché, appena trovata, era stata affidata alla Lipu perché la aiutasse a guarire. E così è stato. Portato al Centro recupero fauna selvatica di Castiglione del Lago, l’uccello è stato preso in cura da un veterinario. “Il rapace – ha spiegato proprio il dottor Massimo Balducci – presentava un’aderenza tra l’iride e la cornea. È stato quindi necessario fargli fare ginnastica oculare attraverso la somministrazione di gocce per allargare la pupilla, con la speranza che il movimento di apertura e chiusura dell’occhio rompesse quell’aderenza”.

Un compito non facile se si pensa, come sottolineato da Alfiero Pepponi, che il “paziente” era un esemplare selvatico. Conclusa la cura, la civetta è stata sottoposta a tutti i controlli del caso, effettuati dal professor Rolando Arcelli del Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia. Solo a quel punto si è deciso per il ritorno in natura del piccolo rapace che, come detto, nel pomeriggio di venerdì è tornato a spiccare il volo sotto gli occhi affascinati di grandi e piccini.

Ma l’appuntamento di Colfiorito è stato anche l’occasione per conoscere meglio e più da vicino la civetta, a cui la comunità folignate è molto legata. “È per noi un uccello molto importante” ha esordito Alfiero Pepponi, ricordando il lunario in vernacolo del poeta folignate Giulio Giuliani. Passato, ma anche presente. “La civetta – ha infatti spiegato – è un rapace notturno ma è attivissimo anche durante la giornata. È un uccello stanziale con una gestione incredibile del territorio, come dimostrato da una coppia di civette che vive nel centro storico di Foligno e che ho seguito per tutto il periodo della pandemia”. E proprio a questo rapace sarà dedicato il prossimo anno un evento ad hoc, già proposto in passato. Quello, cioè, della “Notte della civetta” quando, nel periodo in cui si formano le coppie guidati dallo stesso Pepponi si andrà in giro tra i vicoli del centro per osservare questo splendido rapace.

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