18.9 C
Foligno
martedì, Giugno 17, 2025
HomeEconomiaAccompagnamento scolastico, anche Spello tra i comuni che scelgono volontari. Cgil: “Discutibile”

Accompagnamento scolastico, anche Spello tra i comuni che scelgono volontari. Cgil: “Discutibile”

Pubblicato il 23 Settembre 2022 10:42 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:38

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

A Foligno inaugurata la nuova sede del Coworking

Presenti all’evento di apertura oltre 200 persone che hanno affollato i locali di via Oberdan dello spazio di lavoro condiviso della città. Salvucci: “Resistere e ripartire sono le priorità che ci siamo dati”

Foligno celebra la sua liberazione. Meloni: “Mai dare per scontati libertà e democrazia”

Nella mattinata di lunedì 16 giugno le celebrazioni in piazza Don Minzoni per gli 81 anni trascorsi dalla lotta delle truppe alleate e dei partigiani contro i tedeschi. “A chi compì questa impresa il nostro più vivo plauso e doveroso ringraziamento”

Lavori in via Piave, da martedì interrotto il traffico in uscita

Gli interventi dureranno un paio di giorno e riguarderanno il ripristino della pavimentazione stradale dissestata nel tratto in corrispondenza del sottopasso ferroviario

“Vari comuni della provincia di Perugia come Assisi, Città della Pieve, Spello hanno deciso, o lo stanno facendo, di affidare il servizio di accompagnamento degli alunni della scuola dell’infanzia sugli scuolabus comunali ad associazioni di volontariato”. Ad affermarlo è la Cgil di Perugia e la Funzione Pubblica, che esprimono tutto il loro disappunto verso un’operazione che, “di fatto – dicono – sostituisce lavoratori e lavoratrici regolarmente contrattualizzati con dei volontari. Stupisce, tra l’altro, l’estrema velocità con cui è stata, in alcuni casi, condotta l’operazione: appena 8 giorni tra la pubblicazione dell’avviso e il conferimento dell’incarico”.
Per il sindacato si tratta di una scelta “eticamente discutibile”, soprattutto se portata avanti da pubbliche amministrazioni. Una scelta che “svilisce sia i diritti di chi lavora che il ruolo stesso del lavoro”. Una scelta di cui “non si comprendono le ragioni, ma si capiscono bene invece i danni provocati ai soggetti sostituiti, molto spesso soci di cooperative di tipo B e quindi appartenenti a categorie svantaggiate”.
“Per questi motivi – concludono Cgil e Fp Cgil di Perugia – chiediamo alle pubbliche amministrazioni di non trasformare queste operazioni in una prassi comune che contribuirebbe ad estendere il precariato che già troppi danni ha fatto nel Paese”.

Articoli correlati