16.5 C
Foligno
sabato, Novembre 8, 2025
HomeEconomiaAccompagnamento scolastico, anche Spello tra i comuni che scelgono volontari. Cgil: “Discutibile”

Accompagnamento scolastico, anche Spello tra i comuni che scelgono volontari. Cgil: “Discutibile”

Pubblicato il 23 Settembre 2022 10:42 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:38

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Falchetti, sfida d’alta quota contro il Siena in un “Blasone” gremito

Si prevede un match caldissimo tra due squadre che lottano per le stesse posizioni in classifica. Allo stadio atteso il pubblico delle grandi occasioni

Variante Sud, De Rebotti: “Non ci sono le risorse. Aperti a studiare un’opera meno costosa”

Venerdì sera l’assemblea pubblica promossa dal comitato rappresentato da Luigi Casini e Francesco Piermarini. La replica di Zuccarini: “Se la Regione vuole cambiare il progetto per non farcela fare, tireremo dritti”

Foligno, visita guidata nella lingua dei segni alla scoperta dell’Alunno e della cattedrale

In programma per domenica 9 novembre, l’iniziativa rientra nel progetto promosso dalla Conferenza episcopale italiana per il Giubileo per rendere il patrimonio culturale accessibile a tutti. Monsignor Antonietti: "Un segno concreto di accoglienza e partecipazione”

“Vari comuni della provincia di Perugia come Assisi, Città della Pieve, Spello hanno deciso, o lo stanno facendo, di affidare il servizio di accompagnamento degli alunni della scuola dell’infanzia sugli scuolabus comunali ad associazioni di volontariato”. Ad affermarlo è la Cgil di Perugia e la Funzione Pubblica, che esprimono tutto il loro disappunto verso un’operazione che, “di fatto – dicono – sostituisce lavoratori e lavoratrici regolarmente contrattualizzati con dei volontari. Stupisce, tra l’altro, l’estrema velocità con cui è stata, in alcuni casi, condotta l’operazione: appena 8 giorni tra la pubblicazione dell’avviso e il conferimento dell’incarico”.
Per il sindacato si tratta di una scelta “eticamente discutibile”, soprattutto se portata avanti da pubbliche amministrazioni. Una scelta che “svilisce sia i diritti di chi lavora che il ruolo stesso del lavoro”. Una scelta di cui “non si comprendono le ragioni, ma si capiscono bene invece i danni provocati ai soggetti sostituiti, molto spesso soci di cooperative di tipo B e quindi appartenenti a categorie svantaggiate”.
“Per questi motivi – concludono Cgil e Fp Cgil di Perugia – chiediamo alle pubbliche amministrazioni di non trasformare queste operazioni in una prassi comune che contribuirebbe ad estendere il precariato che già troppi danni ha fatto nel Paese”.

Articoli correlati