In più di quattrocento (tra gli oltre 500 iscritti) non si sono lasciati scoraggiare dal meteo incerto e si sono fatti quindi trovare ai blocchi di partenza della ciclostorica de La Francescana 2022. Quella che è appunto partita ieri, domenica 25 settembre, da Foligno e che ha chiuso un weekend all’insegna della bicicletta. Un fine settimana che ha infatti visto all’ombra del Torrino pure l’Umbria Bike Fest dedicato alle due ruote quale strumento di scoperta e promozione del territorio. Nel dettaglio dell’ottava edizione della Francescana, sono stati due i percorsi per le biciclette d’epoca nella penultima prova di regolarità del Giro d’Italia d’Epoca, un circuito di ciclo storiche che attraversa l’Italia. “I ciclisti – commentano soddisfatti gli organizzatori – erano perfettamente coerenti con abbigliamento vintage, per rivivere le fatiche di un tempo, quando le biciclette erano in acciaio e si viaggiava su strade senza asfalto”. In entrambi i tracciati, in quello cioè corto e pianeggiante da 35 chilometri e in quello da 70 che ha invece sfidato le colline della Valle Umbra intorno a Foligno, i partecipanti hanno potuto ammirare le bellezze del territorio stesso: da Trevi alle Fonti del Clitunno, solo per citarne alcune, passando per Montefalco, Bevagna, Cannara, le cantine Arnaldo Caprai e Lunelli nel suggestivo Carapace, e poi ancora la città della Quintana. Pedalare e, dunque, “apprezzare anche il territorio con tantissime soste per fotografare i paesaggi e gustare le principali tipicità enogastronomiche locali”.
Venerdì e sabato sono state invece giornate aperte a tutti i tipi di bicilette, con bambini e adulti a spasso per Foligno, alla scoperta delle bellezze culturali ed architettoniche, ma anche Assisi, con visita al Museo della memoria dove si trova la cappellina dedicata a Gino Bartali. E ancora a Foligno per la visita pure al museo delle Ferrovie dello Stato e i convegni a palazzo Trinci. Laddove, in compagnia di Ludovica Casellati, direttrice di Viagginbici.com, si è parlato dell’importanza della bicicletta nella scoperta del territorio, una leva economica che diventa stimolo per le amministrazioni locali.
Spazio anche alla storia del ciclismo “che può essere più attuale che mai e diventare esempio per lo sport di oggi”, con la presenza delle nipoti di Gino Bartali e Costante Girardengo. Insomma, un cartellone ricco che ha fatto da calamita anche per molti stranieri. Attirati da La Francescana, anche partecipanti dall’Australia e dal Brasile.