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Via da casa per maltrattamenti, cerca di avvicinarsi alla moglie: in manette

Pubblicato il 3 Ottobre 2022 07:59 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:36

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Violenze fisiche, psicologiche ed economiche. È l’inferno in cui ha vissuto in tanti anni di matrimonio una 58enne di Giano dell’Umbria, che il mese scorso ha finalmente trovato la forza di ribellarsi, denunciando tutto ai carabinieri della locale stazione. Una denuncia sfociata nell’allontanamento da casa del marito 60enne, a cui era stato anche imposto il divieto di avvicinarsi o mettersi in contatto con la donna. Divieto che, però, l’uomo non ha rispettato, finendo di fatto in manette. Negli scorsi giorni, infatti, i militari della Compagnia di Spoleto lo hanno arrestato, mettendo fine agli atteggiamenti persecutori del 60enne. Come detto, la vicenda era venuta alla luce il mese scorso, quando la 58enne si è recata dai carabinieri di Giano dell’Umbria per raccontare anni di maltrattamenti e violenze subiti: da quelle fisiche a quelle psicologiche. Alla moglie, infatti, l’uomo intimava di dover star zitta, di fare tutto quello che diceva lui e di essere lui a comandare in famiglia, incolpandola di non sapere “fare la femmina, la madre, la moglie”. Frasi che, come detto, avevano annientato psicologicamente la 58enne, finita sotto il controllo totale del marito. Coinvolti nella vicenda anche i figli della coppia, ormai maggiorenni, per anni protagonisti indiretti e spettatori delle violenze e che in diverse occasioni si erano frapposti tra i genitori per evitare gesti estremi. A mettere un punto alla difficile situazione è stata, però – come detto -, la forza della donna nel chiedere aiuto. Dopo aver raccontato tutto ai militari, infatti, la Procura della Repubblica di Spoleto ha fatto partire le indagini del caso, disponendo l’attivazione del codice rosso per mettere fine ai soprusi ed alle violenze. Misura che, però, non è bastata. Al punto che, come detto, i carabinieri spoletini sono stati costretti a far scattare le manette ai polsi del 60enne dopo che aveva violato la misura, ricercando un contatto con la moglie, incurante delle prescrizioni disposte dall’autorità giudiziaria.

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