25.5 C
Foligno
lunedì, Agosto 4, 2025
HomeCulturaL’arte di Pino Pascali torna a Foligno dopo 55 anni

L’arte di Pino Pascali torna a Foligno dopo 55 anni

Pubblicato il 5 Ottobre 2022 09:24 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:36

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Innocenzi inarrestabile: per lui il settimo cappotto ad Ascoli

La Giostra marchigiana in onore di Sant’Emidio si è conclusa con una quarta tornata di spareggio tra il “cannibale” e Lorenzo Melosso. A dividerli solo sei punti grazie ai quali il sestiere di Porta Solestà ha portato a casa il 38esimo palio

Dopo 77 anni torna con la sua inseparabile fisarmonica a suonare a Cancelli

Il primo giugno scorso l’88enne Carlo Micanti ha raggiunto la frazione folignate per suonare in occasione della festa dell’Ascensione, come aveva fatto anche il 19 maggio del 1955

A Nocera Umbra c’è aria di festa: presentata l’edizione 2025 del Palio dei Quartieri

Un programma denso quello che accompagnerà la settimana che va dal 4 al 10 agosto, tra le consuete sfilate, l’animazione dei vicoli e le gare tra Borgo San Martino e Porta Santa Croce. Caparvi: “Fieri della nostra rievocazione storica”

Dopo 55 anni l’arte di Pino Pascali torna a Foligno. E lo farà nell’ambito della mostra “Pino Pascali la zoologia domestica dei bachi da setola”, che verrà inaugurata sabato 8 ottobre, alle 18. Ad ospitare le opere dell’artista, morto prematuramente all’eta di 33 anni a seguito di un incidente in moto, sarà per l’occasione il Centro italiano di arte contemporanea, gestito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. Come detto, per l’arte di Pino Pascali quello in città sarà di fatto un ritorno. Nel 1967, infatti, le sale di palazzo Trinci avevano fatto da sfondo alla mostra “Lo spazio dell’immagine”, a cura di Giuseppe Marchiori, dandogli l’opportunità di racchiudere il mare in trenta vasche quadrate di alluminio e acqua colorata all’anilina. Nella storica dimora dei signori di Foligno, dunque, Pascali si confrontò con quell’elemento naturale che è l’acqua, immaginando di specchiarsi in un mare dove un giorno desiderava costruire la sua casa. Negli spazi espositivi di via del Campanile, invece, la prospettiva si ribalterà con le forme standard e i colori chimici di oggetti sorprendenti e non deperibili: i “bachi da setola”. 

Articoli correlati