Via libera del Consiglio dei ministri al metanodotto Sulmona-Foligno. Nella seduta dello scorso mercoledì, infatti, Palazzo Chigi ha deliberato il superamento del diniego espresso dalle regioni Umbria e Abruzzo in Conferenza dei servizi sulla realizzazione dell’opera. Un ok che dà di fatto il la alla prosecuzione del procedimento di autorizzazione per la costruzione e l’esercizio del metanodotto. Infrastruttura che da Roma apostrofano come “strategia”. Il metanodotto Sulmona-Foligno, lungo 170,2 chilometri e che attraverserà le regioni di Abruzzo, Umbria e Marche, costituisce uno dei cinque tratti funzionalmente autonomi della cosiddetta “Linea Adriatica” dei gasdotti, che si snodano lungo il versante adriatico dell’Appennino. Come detto, un’opera definita strategica dal momento che, così come spiegato in sede di Consiglio dei ministri, consentirà una “diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento energetico”, permettendo di “incrementare le capacità di trasporto di gas proveniente dai punti di entrata della rete nazionale dei gasdotti ubicati nel Sud Italia”. Guardando alla Rete nazionale dei gasdotti, oltre che da questo primo tratto, il territorio di Foligno risulta interessato anche da una seconda opera di 113,7 km che, partendo proprio dal Folignate arriverà a Sestino, collegando quindi Umbria, Marche e Toscana.
Il Consiglio dei ministri dice sì al metanodotto Sulmona-Foligno
Pubblicato il 7 Ottobre 2022 12:25 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:35
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