Anche in Umbria, nel giro di qualche giorno, i cittadini che rientrano nella fascia individuata dal ministero potranno effettuare la prenotazione per la quinta dose di vaccino anti Covid. Ad annuncialo, dopo che il dicastero della Salute ha aggiornato le indicazioni sul richiamo, appunto, con seconda dose booster, è l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. Seconda dose di richiamo con vaccino a mRna bivalente che, nel dettaglio, potrà essere somministrata ad over 80, ospiti delle strutture residenziali per anziani e persone di età superiore a 60 anni con fragilità che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino a mRna monovalente, a distanza di almeno 120 giorni dalla stessa somministrazione o dall’ultima infezione da Sars-CoV-2. Inoltre, su richiesta dell’interessato, tutti gli altri ultrasessantenni che allo stesso modo hanno già ricevuto un secondo richiamo con vaccino a mRna monovalente potranno comunque vaccinarsi con un’ulteriore dose a mRna bivalente, fermo restando il termine dei 120 giorni di cui sopra. L’assessore Coletto ha contestualmente ricordato come, accanto alla vaccinazione, vada incentivata, ove possibile, la prescrizione di farmaci antivirali, “ancora poco utilizzati – ha sottolineato – in tutta Italia e non solo nella nostra regione”.
E restando in tema, nella giornata di ieri, martedì 18 ottobre, la Direzione salute della Regione Umbria ha organizzato un webinar di aggiornamento sull’andamento dell’epidemia con i medici di medicina generale, che, in particolare, ha previsto un focus a cura della professoressa Daniela Francisci proprio su questi medicinali capaci di ridurre di molto le complicanze prodotte dal Covid. “Gli antivirali – ha spiegato a tal proposito Coletto a margine dell’iniziativa – hanno avuto il via libera dall’Aifa ormai da tempo, però le dosi utilizzate sono ancora veramente poche. I medici di medicina generale – ha proseguito – possono prescrivere il Paxlovid entro cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi ed è indicato per gli adulti che non necessitano di ossigenoterapia ma che, per particolari condizioni, potrebbero però sviluppare un’infezione grave. Ovviamente – ha concluso l’assessore – la valutazione del medico per la prescrizione è fondamentale, da qui l’utilità di un confronto sul tema”.