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Sabato a Bevagna il ricordo dell’accademico Carlo Pietrangeli

Pubblicato il 20 Ottobre 2022 09:09 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:33

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Bevagna ricorda l’archeologo, museologo ed accademico italiano, legatissimo al borgo delle Gaite, Carlo Pietrangeli. Lo farà sabato 22 ottobre alle 16.30 con un’iniziativa all’Auditorium Santa Maria Laurentia nell’anniversario della sua nascita. “Un evento molto importante – ha commentato il sindaco di Bevagna, Annarita Falsacappa -, un’occasione per ricordare questa grande figura a livello internazionale alla quale abbiamo intitolato la sezione del museo archeologico a palazzo Lepri”. Un incontro, quello di sabato, che, dopo i saluti proprio del primo cittadino bevanate, vedrà l’introduzione di Bruno Toscano e l’illustrazione, da parte di Dorica Manconi e Luigi Sensi, degli studi archeologici dello stesso Pietrangeli su Bevagna e l’Umbria. Non mancheranno poi i frammenti di Bernardino Sperandio e neppure la visita al museo archeologico di cui sopra. “L’amministrazione ha un debito di gratitudine nei confronti di Carlo Pietrangeli”, ha aggiunto il sindaco Falsacappa ricordando come fosse sposato con una giovane dell’antica famiglia Mongalli e come, per questo, durante l’estate, trascorresse le vacanze proprio a Bevagna. Nato a Roma in una famiglia, tra l’altro, di origine umbra il 20 ottobre 1912, Pietrangeli si laureò in lettere nel 1934 al La Sapienza con una tesi in topografia dell’Italia antica. Numerosi gli importanti incarichi ricoperti nella lunga carriera di archeologo, museologo ed accademico. Tra i più prestigiosi, quello a partire dal 1978, quando divenne direttore dei Musei Vaticani. Gli stessi che, nei suoi diciassette anni di direzione, ricevettero uno straordinario impulso verso una più moderna politica di tutela e un ampliamento del loro orizzonte fra i grandi musei del mondo. Morì sempre a Roma il 23 giugno 1995, lasciando in eredità un’imponente bibliografia. Tra i tanti volumi, quello che di fatto conferma il legame con la città delle Gaite è “Mevania regio VI Umbria” del 1953. Si tratta, nel dettaglio, di un’opera rigorosa, documentata e sistematica sulla Bevagna romana.

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