21.5 C
Foligno
martedì, Giugno 17, 2025
HomeAttualitàNuovo sciopero per il Tpl in Umbria: sabato bus fermi

Nuovo sciopero per il Tpl in Umbria: sabato bus fermi

Pubblicato il 27 Ottobre 2022 11:02 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:32

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Maturità, tempo di prima prova per quasi 7mila studenti umbri

A partire da domani gli alunni degli istituti italiani e regionali si confronteranno con il tema di italiano. Intanto è partito il “toto traccia”: tra gli autori papabili D’annunzio, Svevo e Calvino, ma anche Montale e Ungaretti, mentre per l’attualità si guarda all’intelligenza artificiale

A Spello è tutto pronto per la magica notte delle Infiorate

Nel weekend del 21 e 22 giugno le strade della Splendissima Colonia Julia si tingeranno di mille colori, quando i maestri infioratori assembleranno i petali per dare vita ai grandi tappeti floreali. Quest’anno anche un’opera speciale dedicata a papa Francesco

Raccolta dei rifiuti e Tari, incontro pubblico su problemi e opportunità

Al via un ciclo di appuntamenti promossi in diverse zone della città da Patto x Foligno e Foligno 2030 con l’obiettivo di informare, coinvolgere e andare alla ricerca di soluzioni. Si parte venerdì 20 giugno: tra i relatori anche Sandro Spaccasassi e Maurizio Zara

Dopo lo stop del 26 settembre scorso, i lavoratori e le lavoratrici del Trasporto pubblico locale dell’Umbria tornano ad incrociare le braccia. Lo sciopero, indetto da Filt Cgil e Faisa Cisal, è in calendario per sabato 29 ottobre, quando i bus di tutta Umbria si fermeranno per 24 ore. Al centro della protesta continua ad esserci – com’è ormai noto – la strada che la Regione Umbria intende intraprendere in vista della prossima gara d’appalto per il Tpl. Scelte che le due sigle sindacali bollano come “unilaterali e pericolose”, sottolineando come la conseguenza sarà quella di “spezzettare e privatizzare il Tpl nella nostra regione, tagliando ben 13 milioni di euro di finanziamenti”. 

“Sappiamo quanto scioperare in un periodo come questo sia difficile e costoso” hanno detto in una conferenza stampa i segretari di Filt Cgil e Faisa Cisal, Ciro Zeno e Christian Di Girolamo, spiegando però come la richiesta di “intensificare la mobilitazione prima che sia troppo tardi” arrivi proprio dai lavoratori. “Abbiamo anche raccolto oltre 800 firme tra i dipendenti di Busitalia (attuale gestore unico, a totale partecipazione pubblica, del Tpl umbro) – hanno quindi aggiunto – per indire un referendum che espliciti con chiarezza la larghissima contrarietà delle maestranze rispetto alle scelte della Regione”. 

La principale richiesta avanzata da sindacati e lavoratori è quella di un dialogo tra le parti. “Chiediamo che le preoccupazioni vengano ascoltate – hanno commentato – e che la politica la smetta di tirare dritto per la sua strada”. Tra i nodi da sciogliere, “come si potrà mantenere lo stesso servizio di oggi tagliando 13 milioni di euro su 63″ e “come si potrà garantire parità di trattamento ai cittadini dividendo l’Umbria in zone così disomogenee, proprio ora che la richiesta di trasporto pubblico aumenterà a causa del caro benzina e del caro energia”. 

Ma per Filt Cgil e Faisa Cisal c’è anche una nuova questione sul tavolo. “La Regione ha annunciato che acquisterà con risorse pubbliche, circa 150 milioni di euro, 300 nuovi pullman, da dare poi in gestione ai soggetti che vinceranno la gara. Quindi – si chiedono i due sindacati – si fa un investimento con soldi pubblici per apparecchiare il tavolo ai privati?”. Anche su questo, per Ciro Zeno e Christian Di Girolamo, la Regione dovrà fare chiarezza.

Articoli correlati