Sono in venti tra dirigenti, amministratori e funzionari pubblici, oltre ad amministratori e dipendenti di società le persone finite sul registro degli indagati della Procura della Repubblica di Perugia in merito alle indagini relative agli appalti delle aziende sanitarie ed ospedaliere dell’Umbria. Appalti che interessano l’affidamento dei servizi di pulizia e sanificazione, “lavanolo” e ricondizionamento dei dispositivi tessili e di superfici antidecubito, oltre che forniture di apparecchiature medicali. Il periodo delle indagini da poco chiuse riguardano gli anni dal 2014 al 2020. Le attività investigative sono state condotte dalla guardia di finanza di Perugia. Partite nel 2020, si sono svolte attraverso intercettazioni telefoniche, l’audizione di persone informate sui fatti, analisi di documenti amministrativi, bancari, contabili ed extra contabili. Tutto materiale acquisito nel corso di perquisizioni effettuati nelle stazioni appaltanti e le aziende pubbliche interessate. Il “solido quadro giudiziario”, come viene definito dalle fiamme gialle, ha portato a varie ipotesi di reato: corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, inadempimento di contratti di pubbliche forniture, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale e falsità ideologica.
Appalti delle aziende sanitarie e ospedaliere umbre: indagati in venti
Pubblicato il 19 Novembre 2022 13:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:28
Guardia di Finanza
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