Era il 24 febbraio 1944 quando la Gestapo scopre a Bologna, in casa di Adelchi Baroncini, arrestato insieme ad altri operai di un comitato antifascista impegnato nel sabotaggio della produzione bellica, una piccola stamperia clandestina. L’intera famiglia Baroncini, in prima linea nell’attività di resistenza, viene quindi arrestata, torturata ed imprigionata. Trasferita al campo di Fossoli, dopo alcuni mesi sarà poi deportata nei lager: Adelchi a Mauthausen, la moglie Teresa e una delle tre figlie, Jole, a Ravensbruck. Solo Nella e Lina, le altre due figlie della coppia, torneranno a Bologna alla fine del conflitto. Una storia di coraggio e sacrificio, quella della famiglia Baroncini, raccontata attraverso le diverse sfaccettature dei suoi personaggi, ponendo l’attenzione sull’importanza della scelta individuale come momento fondamentale della lotta per la libertà e la giustizia.
Una storia che l’Aned Umbria, in collaborazione con l’Anpi, l’Officina della memoria e con il patrocinio del Comune di Foligno, ha deciso di celebrare con la mostra “Non era giusto non fare niente”, curata da Ambra Laurenzi. Un’esposizione che ripercorre le tappe fondamentali della vita della famiglia Baroncini, da prima della guerra all’attività clandestina in supporto alla Resistenza, e fino ad arrivare all’arresto e alla deportazione. Allestita nella sala Fittaioli di palazzo comunale, in piazza della Repubblica, la mostra vuole essere un omaggio a tutti i partigiani, protagonisti della Resistenza armata e civile. “È una storia – spiegano dall’Aned Umbria – che parla di soggetti, di individui che è impossibile dimenticare o semplificare nel mare dei numeri: sono donne e uomini come noi, vite come le nostre, e sono ancora qui oggi a porci, con il loro esempio, le domande più importanti”.
L’inaugurazione è in programma per martedì 22 novembre, alle 11.30, mentre mercoledì 23 si terrà l’incontro “Vite Partigiane”. L’appuntamento è alle 11 a palazzo Trinci e vedrà intervenire lo storico Costantino di Sante dell’Università del Molise, Ambra Laurenzi, presidente del Comitato internazionale di Ravensbruck, e Angelo Bitti, storico e membro del comitato scientifico dell’Anpi. L’evento, che si rivolge agli studenti ed all’intera cittadinanza, proporrà un percorso d’approfondimento che va dalla storia della Resistenza e dei suoi protagonisti alla lettura di esempi di resistenza civile e deportazione, per finire con una riflessione sulla Resistenza in Umbria e a Foligno. L’incontro sarà presentato da Maria Pizzoni, presidente dell’Aned Umbria, e coordinato da Malcolm Angelucci.