Dopo due edizioni saltate a causa della pandemia, la macchina del Carnevale dei Ragazzi di Sant’Eraclio si rimette in moto. Nella frazione folignate già si guarda infatti alla prossima edizione invernale, quella che si svolgerà nelle domeniche 5, 12 e 19 febbraio del 2023, quando i carri allegorici in cartapesta torneranno a sfilare per le vie del paese. Le date ci sono, insomma, ma dall’associazione che porta il nome della manifestazione sanno che la ripartenza, dopo l’arresto forzato, si annuncia difficile, a cominciare dalla necessità di ricompattare i vecchi gruppi di volontari. “L’impegno è importante – ha spiegato in questo senso Paolo Angelucci, uno dei componenti dello staff -, l’impresa è impegnativa e richiede ogni volta la collaborazione di un gran numero di persone”. Ecco perché il presidente Fabio Bonifazi ha lanciato un appello per l’“arruolamento” di tutti coloro che possono e vogliono collaborare: il Carnevale di Sant’Eraclio, insomma, è alla ricerca di nuovi volontari. “L’impegno personale richiesto non è così gravoso – ha evidenziato Angelucci -, il lavoro è gratificante e perfino divertente, l’ambiente è stimolante e il risultato finale ripaga ampiamente ogni fatica”. Cercasi volontari, sì, ma chi in particolare? “Occorrono persone che sappiano lavorare il ferro e saldare – ha detto lo stesso Angelucci -, sarte per la creazione di vestiti, disegnatori, verniciatori e scultori. Ma anche chi ritiene di non avere abbastanza competenze – ha comunque aggiunto il volontario – dentro il capannone del carnevale di via Londra a Sant’Eraclio potrà imparare a fare molte cose in modo che tutti potranno essere utili alla causa”. E chiunque vorrà unirsi al team di volontari in questa avventura potrà comunicarlo telefonando al 3396007831.
MAI FERMATI DEL TUTTO – Un’avventura lunga oltre sessant’anni che, nonostante appunto le restrizioni da pandemia, non si è mai completamente arrestata neanche in questi ultimi, difficili, tempi. Ne è prova l’edizione estiva del Carnevale del giugno scorso che aveva riscosso non poco successo: la stessa che, di fatto, era stata la prova generale della ripartenza. Ma c’è dell’altro, secondo Angelucci, che ha recentemente dimostrato “la tenacia e la forza dei volontari dell’associazione”. Da un lato la partecipazione all’ultima edizione della “Notte barocca” di Foligno, con la suggestiva sfilata di personaggi di cartapesta e dei figuranti in costume. E dall’altro quella alla manifestazione “I Primi d’Italia”, sempre a Foligno, con l’installazione del pacchero gigante a Porta Romana per dare il benvenuto ai turisti all’ingresso della città.
RADICI LONTANE – Tutte iniziative, queste, poste in essere dopo l’ultima e sessantesima edizione del Carnevale, quella cioè del 2020, proprio sul filo del lockdown. L’associazione nacque invece nel 1961 anche se, come ricordato da Angelucci, a Sant’Eraclio il carnevale si è sempre festeggiato. “La gente del paese ha sempre avuto l’animo dello sberleffo e del divertimento – ha raccontato al tal proposito il volontario – fin da quando, come riportano gli antichi annali del XVI secolo, i frati Olivetani di Mormonzone, del vicino e ormai dismesso convento benedettino, organizzavano in paese una festa di popolo goduta per le strade, in contrapposizione ai ‘festini’ dei nobili che si tenevano nei saloni chiusi dei palazzi aristocratici. La manifestazione – ha proseguito – viene descritta come una sfilata di carri ornati di frasche e fiori, trainati da buoi, mentre giovani e meno giovani, ballando e cantando, accompagnavano i carri, o si facevano trasportare da essi, suonando pifferi e trombette”.