3.9 C
Foligno
giovedì, Dicembre 11, 2025
HomeCronacaFils, condanna per Mismetti e Mattioli

Fils, condanna per Mismetti e Mattioli

Pubblicato il 30 Novembre 2022 13:59 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:26

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Bevagna accende la magia del divertimento: torna il “Festival del gioco e del giocattolo”

Dopo l'inaugurazione della scorsa settimana, nuovo appuntamento dal 12 al 14 dicembre con laboratori, spettacoli, mercatini e momenti di festa

Accoltellamento in centro, i legali dell’accusato ipotizzano la legittima difesa. Convalidato l’arresto

Giovedì mattina il dirigente comunale e il suo legale si sono presentati davanti al Gip per l'udienza di convalida. L'accusa nei confronti del 60enne folignate è di tentato omicidio

Accoltellamento, sempre grave il ferito. Giovedì il dirigente davanti al Gip

Nella mattinata si terrà l'udienza di convalida dell'arresto del 60enne ingegnere. È accusato di tentato omicidio e porto ingiustificato di armi

Bancarotta semplice e preferenziale. Sono le accuse con le quali il Gup del tribunale di Spoleto, Federica Fortunati, ha condannato in primo grado – con la formula del rito abbreviato – a un anno e quattro mesi l’ex sindaco di Foligno, Nando Mismetti, e l’ex amministratore (poi liquidatore) di Fils, Stefano Mattioli. La pena è sospesa. La vicenda riguarda Fils, società interamente partecipata dal Comune di Foligno e rispetto alla quale il giudice ha condiviso le tesi dell’accusa (rappresentata dal sostituto procuratore Vincenzo Ferrigno) per il periodo che va dal 2014 al 2018. Le motivazioni saranno rese note entro 90 giorni. Nando Mismetti è difeso dall’avvocato Maurizio Salari, mentre Luciano Ghirga e Valeriano Tascini sono i legali di Stefano Mattioli. Come riportato dai quotidiani locali di mercoledì 30 novembre, i legali sono pronti a presentare ricorso. Negli anni in oggetto, viene contestato il pagamento delle indennità a Stefano Mattioli (bancarotta preferenziale), visto che, secondo la Procura, i versamenti hanno leso la “par conditio creditorum”, arrecando un danno agli altri creditori di Fils. L’accusa di bancarotta semplice è invece legata alla mancata dichiarazione di fallimento, nel 2014, della società partecipata.

Articoli correlati