9.1 C
Foligno
domenica, Novembre 9, 2025
HomeCronacaFils, condanna per Mismetti e Mattioli

Fils, condanna per Mismetti e Mattioli

Pubblicato il 30 Novembre 2022 13:59 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:26

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Falchetti, sfida d’alta quota contro il Siena in un “Blasone” gremito

Si prevede un match caldissimo tra due squadre che lottano per le stesse posizioni in classifica. Allo stadio atteso il pubblico delle grandi occasioni

Variante Sud, De Rebotti: “Non ci sono le risorse. Aperti a studiare un’opera meno costosa”

Venerdì sera l’assemblea pubblica promossa dal comitato rappresentato da Luigi Casini e Francesco Piermarini. La replica di Zuccarini: “Se la Regione vuole cambiare il progetto per non farcela fare, tireremo dritti”

Foligno, visita guidata nella lingua dei segni alla scoperta dell’Alunno e della cattedrale

In programma per domenica 9 novembre, l’iniziativa rientra nel progetto promosso dalla Conferenza episcopale italiana per il Giubileo per rendere il patrimonio culturale accessibile a tutti. Monsignor Antonietti: "Un segno concreto di accoglienza e partecipazione”

Bancarotta semplice e preferenziale. Sono le accuse con le quali il Gup del tribunale di Spoleto, Federica Fortunati, ha condannato in primo grado – con la formula del rito abbreviato – a un anno e quattro mesi l’ex sindaco di Foligno, Nando Mismetti, e l’ex amministratore (poi liquidatore) di Fils, Stefano Mattioli. La pena è sospesa. La vicenda riguarda Fils, società interamente partecipata dal Comune di Foligno e rispetto alla quale il giudice ha condiviso le tesi dell’accusa (rappresentata dal sostituto procuratore Vincenzo Ferrigno) per il periodo che va dal 2014 al 2018. Le motivazioni saranno rese note entro 90 giorni. Nando Mismetti è difeso dall’avvocato Maurizio Salari, mentre Luciano Ghirga e Valeriano Tascini sono i legali di Stefano Mattioli. Come riportato dai quotidiani locali di mercoledì 30 novembre, i legali sono pronti a presentare ricorso. Negli anni in oggetto, viene contestato il pagamento delle indennità a Stefano Mattioli (bancarotta preferenziale), visto che, secondo la Procura, i versamenti hanno leso la “par conditio creditorum”, arrecando un danno agli altri creditori di Fils. L’accusa di bancarotta semplice è invece legata alla mancata dichiarazione di fallimento, nel 2014, della società partecipata.

Articoli correlati