8.1 C
Foligno
domenica, Dicembre 7, 2025
HomeCronacaFils, condanna per Mismetti e Mattioli

Fils, condanna per Mismetti e Mattioli

Pubblicato il 30 Novembre 2022 13:59 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:26

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Da Cave a Scafali passando per Sant’Eraclio, Foligno si immerge nelle atmosfere natalizie

Nel weekend dell’Immacolata prenderanno il via le tante iniziative promosse sul territorio comunale dalle associazioni. In programma eventi per bambini e adulti, tra alberi pronti a illuminarsi, mostre, mercatini e trekking

Foligno, Pd all’attacco dell’amministrazione: “Approvati aumenti per fare cassa”

Al centro dell’attenzione dei “dem” l’introduzione dell’imposta di soggiorno ma anche gli incrementi del sistema tariffario dei nidi comunali e del servizio di ristorazione scolastica. Barbetti: “Siamo qui per lanciare un grido d’allarme”

Foligno domani in campo contro il San Donato per il riscatto

La sconfitta per 3-1 della scorsa domenica contro Prato ha relegato i Falchetti in quinta posizione: ora sarà fondamentale ritrovare la vittoria che manca da tre partite. Manni: "Servirà una squadra tosta"

Bancarotta semplice e preferenziale. Sono le accuse con le quali il Gup del tribunale di Spoleto, Federica Fortunati, ha condannato in primo grado – con la formula del rito abbreviato – a un anno e quattro mesi l’ex sindaco di Foligno, Nando Mismetti, e l’ex amministratore (poi liquidatore) di Fils, Stefano Mattioli. La pena è sospesa. La vicenda riguarda Fils, società interamente partecipata dal Comune di Foligno e rispetto alla quale il giudice ha condiviso le tesi dell’accusa (rappresentata dal sostituto procuratore Vincenzo Ferrigno) per il periodo che va dal 2014 al 2018. Le motivazioni saranno rese note entro 90 giorni. Nando Mismetti è difeso dall’avvocato Maurizio Salari, mentre Luciano Ghirga e Valeriano Tascini sono i legali di Stefano Mattioli. Come riportato dai quotidiani locali di mercoledì 30 novembre, i legali sono pronti a presentare ricorso. Negli anni in oggetto, viene contestato il pagamento delle indennità a Stefano Mattioli (bancarotta preferenziale), visto che, secondo la Procura, i versamenti hanno leso la “par conditio creditorum”, arrecando un danno agli altri creditori di Fils. L’accusa di bancarotta semplice è invece legata alla mancata dichiarazione di fallimento, nel 2014, della società partecipata.

Articoli correlati