Un incontro per fare il punto sullo stato di avanzamento della Variante sud, l’infrastruttura viaria che andrebbe a collegare le zone industriali di Sant’Eraclio e della Paciana passando per alcune frazioni del territorio. È quello andato in scena martedì 10 gennaio in Comune a Foligno, durante il quale il dirigente dell’Area Lavori pubblici, l’ingegner Francesco Maria Castellani, ha illustrato alla Consulta per la mobilità sostenibile, per l’ambiente e la sicurezza stradale coordinata dall’architetto Stefano Trabalza gli ultimi dettagli della vicenda. Dettagli, sì, perché, stando a quanto emerso, ad oggi non ci sono ancora particolari aggiornamenti rispetto al consiglio comunale straordinario ed aperto tenutosi a novembre, sennonché sono state portate a termine le ultime indagini geognostiche ed ambientali per individuare eventuali problematiche del terreno nei pressi delle zone interessate dall’opera. Su questo fronte, Castellani ha così commentato: “Noi avevamo chiesto di avere la strada il più possibile in trincea, sotto la quota campagna, e sembrerebbe che dai sondaggi che hanno fatto vi è un livello di falda abbastanza alto che sconsiglia di fare queste cose. Comunque è ancora tutto da valutare e ho chiesto un incontro con in progettisti”. Di fatto, in generale, nessuna particolare novità perché, come sottolineato a più riprese sempre da Castellani, “ancora non abbiamo il progetto definitivo e quindi per adesso non è possibile fare valutazioni puntuali; quando invece avremo il progetto ingegnerizzato – ha proseguito – gli faremo pelo e contropelo, nel senso che verrà valutato in modo certosino e fornendo pure tutte le indicazioni per rendere l’opera il più possibile funzionale per la viabilità e per la città”.
L’AUDIZIONE – Al netto di tutto, l’incontro di martedì è servito per mettere al corrente della vicenda tutte le associazioni che fanno parte della Consulta. Risultato ottenuto, appunto, grazie alle risposte offerte da Castellani relativamente alle domande o ai dubbi sollevati dalla Consulta stessa e proposti da Francesco Bartoli. Tra le altre cose, è stato detto che la strada che si andrà a costruire sarà extraurbana, in parte di categoria C1 ed in parte di categoria C2. “Solo quando esamineremo il progetto – ha osservato l’ingegnere – potremo dire quali tratti saranno di una categoria piuttosto che dell’altra, così come potremo ragionare sui limiti di velocità”. Poi la questione dei percorsi ciclopedonali esistenti che costeggerebbero la nuova strada e che proprio da questa sarebbero intercettati: “Sin dall’inizio è stata richiesta l’ipotesi di cavalcavia, evitando così la presenza di sottopassi – ha spiegato ancora Castellani -, si dovrà pensare quindi ad una sopraelevazione del percorso ciclopedonale”. Stando all’ingegnere, il Comune sta riponendo comunque grande attenzione anche su questi aspetti dell’opera, “rappresentando ai progettisti le varie esigenze della comunità”. E sempre in tema di percorsi ciclopedonali, non dovrebbe essere toccato neanche quello di Corvia. Altri punti esaminati durante il dibattito, quello della rotonda e della strada di collegamento con via Arcamone che verrebbero realizzate nei pressi della chiesa di San Paolo Apostolo, in via del Roccolo, e quello dello smaltimento delle acque piovane lungo il tracciato. “Sono tutti aspetti di cui terremo conto – ha ribadito Castellani – e rispetto cui faremo le nostre valutazioni appena avremo il progetto ingegnerizzato, valutazioni che non si possono fare a partire solo da un disegno”. Il dirigente comunale ha infine spiegato come “ad oggi la gestione e la manutenzione della strada sono in carico l’Anas”.
IL DIBATTITO – “Questa strada serve e la Consulta ha il compito di esporre le esigenze dei cittadini in modo tale che l’amministrazione può sottoporle ai progettisti – ha detto il coordinatore Stefano Trabalza -, gli stessi con cui bisogna rapportarsi e che magari andrebbero affiancati da qualcuno che conosce bene la città. Ci vuole pianificazione – ha proseguito -, cerchiamo di fare quest’opera nel miglior modo possibile perché è una grande occasione”. “Le strade sono di tutti e questo lo dobbiamo tener presente quando progettiamo qualcosa”, ha sottolineato il presidente di Fiab Foligno, Pietro Stella, aggiungendo che “più strade facciamo più traffico chiamiamo, più sono larghe e più le macchine corrono”. “C’è poi da valutare la questione delle polveri sottili – ha spiegato ancora Stella -, il traffico a Foligno è eccessivo”. “Dobbiamo abbassare i livelli di Pm10 – gli ha fatto eco Castellani -, ecco perché si va anche verso uno snellimento del traffico. La Variante sud non è una soluzione a tutto – ha osservato – ma un’importante possibilità per la città di dare una nuova impronta alla viabilità”. “Speriamo che la Variante sud alleggerisca le zone a grande intensità, anche se non riuscirà a risolvere le tante problematiche pure culturali che ci sono – ha evidenziato l’assessore all’Ambiente, Decio Barili -; non credo che questa strada possa andare in futuro contro obiettivi di sostenibilità, ma credo anzi sia di grande utilità”. “Sono d’accordo che deve essere risolto il problema del traffico nella zona sud di Foligno, ma il punto è quale strumento andiamo ad usare – ha evidenziato il consigliere del M5s David Fantauzzi -. Il nostro compito – ha concluso – è ragionare su tutte le possibili soluzioni pensando contestualmente a come sarà la città del futuro”.