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Variante sud, il Comitato non si ferma: “Raccolta firme in piazza”

Pubblicato il 20 Gennaio 2023 09:18 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:17

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“Vogliamo essere ascoltati”. Lo ripetono, ancora una volta, i membri del Comitato contro la Variante sud, che nella serata di mercoledì 18 gennaio sono tornati a riunirsi per riprendere le fila del discorso dopo l’incontro che si è tenuto la scorsa settimana tra la Consulta per la mobilità sostenibile, l’ambiente e la sicurezza stradale e il Comune di Foligno e che non ha convinto i residenti, che ribadiscono così la loro contrarietà alla realizzazione dell’opera. “Un’opera che – commenta Luigi Casini, uno dei portavoce del Comitato – non ha nulla di strategico. Doveva essere un’infrastruttura stradale di grande scorrimento destinata al traffico pesante, di collegamento tra le zone industriali – ha dichiarato -, ma raffazzonata così com’è stata presentata, è tutto tranne che quello”. Il timore all’interno del Comitato è che pur di non perdere i soldi stanziati, l’amministrazione comunale vada avanti con il progetto senza tenere conto dell’impatto ambientale che avrà. “Il nostro non è un no alla realizzazione dell’opera – prosegue Casini -, ma va fatta tenendo conto del Piano regolatore”. E aggiunge: “Sicuramente il Piano regolatore è vecchio, ma non è colpa nostra. È responsabilità dell’amministrazione, che dice di star lavorando ad un nuovo Piano ma del quale non si sa nulla”. Ma ad essere preoccupati delle “ricadute” ambientali che avrà l’infrastruttura pensata per collegare le zone industriali di Sant’Eraclio e de La Paciana, attraversando le frazioni interne del territorio comunale, non sono solo i cittadini che risiedono in quelle zone. E lo testimoniano le diverse presenze registrate nell’assemblea che si è tenuta mercoledì sera a Cave: da Francesco Bartoli dell’associazione Cetri-Tires (tra quelle che fanno parte della Consulta per la mobilità), ai consiglieri di opposizione in quota M5S e Patto x Foligno, David Fantauzzi e Luciano Pizzoni, e fino ad arrivare alla Cgil, intervenuta con Carlo Manni e la Cia con Ezio Palini. Posizioni che trovano anche l’appoggio di realtà che pur non avendo partecipato all’incontro hanno ben sottolineato il loro pensiero: il riferimento è, in questo caso, ad associazioni come Fiab, Legambiente e Federconsumatori. Tra i presenti all’incontro anche il consigliere leghista Marco De Felicis. “Il sindaco dice che la maggior parte dei cittadini è favorevole a quest’opera, ma sappiamo bene che non è così – commenta ancora Luigi Casini -. Anche perché la maggior parte dei cittadini non sa cosa prevede. Pensano che sia un’opera da fare, ma non sanno come sarà fatta, dove passerà e quale sarà l’impatto ambientale. Ecco perché, come Comitato, ci siamo impegnati, in primis, ad informarli”. Prossimo step una manifestazione pubblica con tanto di raccolta firme. “A breve definiremo i dettagli – annuncia Casini – ma vogliamo andare avanti con la petizione, non più proponendola porta a porta ma attraverso un evento pubblico”. L’obiettivo ultimo resta, comunque, quello di essere ascoltati dall’amministrazione. La stessa amministrazione che – ribadisce il portavoce del Comitato – “in passato era contraria alla realizzazione dell’opera, a cominciare dal sindaco Zuccarini per poi passare a diversi membri dell’attuale giunta, compreso il vicesindaco Meloni. Erano tutti a favore del nostro Comitato”. “Cos’è cambiato” si chiede Luigi Casini. L’idea che si fa strada tra i cittadini, come detto, è quella di non perdere il finanziamento ma, si chiedono, a che prezzo?

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