Liquirizia, tabacco, timo, rosa canina, arancia, muschio, tartufo: quante e quali suggestioni possiamo trovare dentro un calice di Sagrantino, come ad esempio nel super wine “Spinning beauty”, punta di diamante della produzione Caprai? Per tracciare la mappa sensoriale del pregevole nettare di Montefalco Marco Caprai è tornato, per l’ennesima volta, al mondo dell’arte. Ieri sera nella cantina di Montafalco la presentazione del progetto di “mappatura” visuale “Impronta del Sagrantino” con l’artista Bernulia attraverso un nuovo linguaggio raccontando il fascino di un territorio e del vino attraverso una composizione artistica che gioca con gli elementi della natura, i colori, la matericità, i profumi.
Dopo il progetto #Caprai4Love e il restauro di diverse opere al Museo San Francesco di Montefalco era seguita la collaborazione con Rick Rojnic (2018) per l’etichetta dell’edizione limitata che celebrava il 700° anno della morte del sommo poeta Dante Alighieri.
Nel 2021 Marco Caprai aveva chiamato l’artista internazionale Paolo Canevari che, reinterpretando la pala “Il matrimonio mistico di Caterina D’Alessandria” di Benozzo Gozzoli aveva vestito di oro zecchino la preziosa edizione 50° Anniversario, presentata in occasione dei 50 anni della Cantina Arnaldo Caprai.
“FINALMENTE IL SAGRANTINO HA UNA CARTA DI IDENTITÀ”
Dall’oro zecchino all’arte effimera: il vulcanico Marco Caprai stavolta si è affidato all’artista Bernulia, al secolo Giulia Bernardelli e così in occasione dei 30 anni della DOCG Montefalco Sagrantino (ottenuta nel 1992) è nato il progetto “Impronta del Sagrantino”.
Il lavoro di Bernulia ha cercato di rappresentare visivamente le sensazioni olfattive, gustative e tattili, nonché le emozioni che può regalare un vino. Le opere hanno puntato a dare forma all’immaginario legato alle persone, al territorio e alla natura, le sfumature delle stagioni, i profumi, le tradizioni, la storia. L’esperienza durata oltre un anno ha preso forma in quattro opere d’arte.
“Abbiamo voluto realizzare una vera e propria carta d’identità del Sagrantino – ha spiegato Caprai – e ci siamo avvalsi della collaborazione di una grande sommelier, Daniela Scrobogna, che ci ha aiutati a riconoscere in ogni bicchiere una straordinaria quantità di note diverse, scomponendo gli elementi che danno vita a questa grande magia che è la parte aromatica e sensoriale del vino. Suggestioni che grazie all’artista sono state impresse successivamente in opere d’arte effimere: composizioni di materiale destinato a deperirsi ma fissato digitalmente con le fotografie. Queste caratteristiche ci sono sembrano perfette per cercare di rappresentare in modo visivo e artistico il nostro Sagrantino e la sua personalità piena di sfaccettature: anche il vino è natura, è alimento ed è, a tutti gli effetti, effimero, perché il suo scopo è quello di essere consumato. In ultimo, ma non per ultimo, anche il vino è arte“.
ARTE E VINO AL VINITALY
Un progetto fra arte e vino presentato in anteprima ieri alle cantine Caprai di Montefalco ma che sarà annunciato al mondo del vino nell’imminente 55° edizione di Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati dal 2 al 5 aprile prossimi. Anche Vinitaly accenderà un faro sull’arte: non contemporanea ma antica, portando in mostra il Bacco di Caravaggio, realizzato tra il 1596 e il 1598 e custodito agli Uffizi di Firenze e un’altra opera sempre della collezione degli Uffizi, il Bacco di Guido Reni. Entrambe le opere potranno essere visitate a gruppi di 25 persone, con lo scopo di “far percepire quanto sia radicato il vino nella storia e nella cultura italiana e mondiale”
“A me sembra incredibile che Vinitaly abbia trovato per questa edizione la straordinaria possibilità di portare fuori dagli Uffizi le opere di Caravaggio e di Guido Reni e noi nel nostro piccolo porteremo la nostra opera d’arte. Che racconta il territorio e la sua storia. Perché le piccole varietà autoctone sono arrivate a noi passando per periodi di storia lunghissimi, attraversando generazioni e generazioni e una varietà come il Sagrantino è giunta ad oggi attraversando 500 anni di storia. E finalmente questo prodotto ha una carta di identità, del suo profilo aromatico e sensoriale. Una cosa straordinaria”.
Le opere realizzate da Bernulia per Arnaldo Caprai saranno presentate a Vinitaly, alla presenza dell’artista, domenica 2 aprile alle 11.30 presso lo stand della cantina PAD 7 STAND B6.
A seguire si potrà prendere parte alla degustazione delle nuove annate dei Sagrantino oggetto delle realizzazioni artistiche, guidate dalla sommelier Daniela Scrobogna, volto noto di programmi tv come La prova del cuoco, Uno Mattina e Eat Parade.
BERNULIA, ARTISTA DELL’EFFIMERO
Conosciuta nel 2015 per un‘opera con la polvere di caffè divenuta virale, ha collaborato come illustratrice per Pirelli, Washington Post, New York Film Festival, Disney, Armani, Segafredo, Pixar, Autogrill. Si contraddistingue per l’essenza effimera delle sue creazioni, che nascono da elementi naturali o alimentari e che, inevitabilmente, scompaiono dopo la realizzazione, rimanendo documentate digitalmente.
“Questo lavoro – ha commentato Bernulia alla presentazione di ieri sera in cantina – è frutto di un lavoro di squadra, è stato bello far parte della famiglia Caprai per tanti giorni. Ho imparato tantissime cose cercando di andare a fondo col Sagrantino, scomponendolo nelle sue varie parti. Il vino, come diceva Marco, è veramente una magia e dare forma a una magia è stato complicato ma bellissimo”.