Revocata l’ordinanza adottata dai Comuni di Bevagna e Foligno a seguito dell’incendio che si era sviluppato lo scorso venerdì 31 marzo in un capannone della Gamma Production nella zona industriale della città delle Gaite. Il provvedimento è stato sospeso a seguito della nota a firma di Arpa Umbria e Usl Umbria 2 arrivata venerdì 7 aprile.
Secondo quanto emerge dai documenti pubblicati negli albi pretori dei due Comuni, a dare l’ok alla sospensione dei provvedimenti, che si erano resi necessari a seguito dell’incendio, sono stati i risultati del monitoraggio dell’aria e lo studio modellistico che ha permesso di simulare la dispersione dei fumi derivanti dall’incendio, ma non solo. Già durante la riunione di mercoledì 5 aprile e successivamente in occasione di quella che si è tenuta nella stessa mattinata di venerdì 7 aprile, l’Usl Umbria 2 ha dichiarato di non ravvedere “rischi per la salute umana e animale”, non rendendo pertanto necessari i campionamenti.
Sospese, dunque, tutte le disposizioni che erano state previste dal documento elaborato la sera stessa dell’incendio, ossia venerdì 31 marzo. Disposizioni che prevedevano, in un raggio di 5 chilometri – che interessava oltre al territorio comunale di Bevagna, anche alcune frazioni di Foligno e Montefalco – il divieto di raccolta e consumo di frutta e verdura coltivate, di funghi ed erbe spontanee, ma anche il divieto di pascolo e razzolamento di animali da cortile e di utilizzo di foraggio e cereali destinati agli animali.
Provvedimenti presi in via precauzionale in attesa dei dati delle misurazioni effettuate dal personale dell’Arpa, attraverso l’installazione di un campionatore di particolato atmosferico Eco-Emergency per valutare la qualità dell’aria, per consentire l’eventuale presenza oltre che di particolato anche di diossine ed altri microinquinanti. E che si erano aggiunti alla raccomandazione da parte dell’Usl Umbria 2, arrivata quando ancora l’incendio era in corso, di tenere – nello stesso raggio – le finestre chiuse e di fare altrettanto con gli impianti di ventilazione forzata.
L’incendio – lo ricordiamo – aveva interessato un capannone prefabbricato della Gamma Production, all’interno del quale erano stoccate materie plastiche. Le fiamme avevano, inoltre, provocato il crollo del tetto della struttura. Esclusa, invece, la presenza di tettoie o materiali contenenti amianto coinvolti nell’incendio. Ad intervenire erano sette squadre di vigili del fuoco arrivate dalla sede centrale di Perugia e dai distaccamenti di Foligno, Assisi e Todi, per un totale di dieci automezzi di soccorso e 25 unità impegnati, coordinati da due funzionari.