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Amoni chiede un incontro urgente a Zuccarini: sul tavolo sanità e sicurezza

Pubblicato il 12 Aprile 2023 09:21 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:03

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Dal futuro dell’ospedale di Foligno al tema della sicurezza, passando per la chiusura in città di diversi sportelli bancari: sono queste le principali questioni su cui per il presidente territoriale di Confcommercio occorre intervenire con urgenza. E per farlo Aldo Amoni si appella al sindaco Stefano Zuccarini, chiedendo “un incontro a brevissimo per capire qualche azione si intende intraprendere”. Entrando nel merito dei temi sollevati dal numero uno folignate di Confcommercio, sul fronte sanitario ad emergere è anche un appello a tutte le associazioni di categoria a mantenere alta l’attenzione sul “San Giovanni Battista” e, più in generale, sul riordino della sanità regionale. “In Umbria esistono 18 strutture ospedaliere – commenta Aldo Amoni – e non vorrei che, come dice il proverbio, ‘si spoglia un altare per vestirne un altro’”. Il presidente di Confcommercio parla a questo proposito del pensionamento di “diversi medici” a seguito del quale “non ne sono stati nominati altri” e della mancanza, in maniera più ampia, di personale specializzato, ricordando come “proprio a Foligno abbiamo una scuola d’infermieristica”. L’invito, dunque, è a vigilare sul fronte sanitario. Parallelamente, però, Amoni chiede che si affronti anche il tema “sicurezza”, che sta investendo – commenta – sia il centro storico che la periferia. “Diamo atto all’amministrazione che alla fine dei lavori avremo oltre 100 telecamere – dice -, ma servono anche più persone per il controllo giornaliero in strada”. Infine, un occhio all’economia. “In questi ultimi tempi – commenta Aldo Amoni – si stanno verificando a livello bancario molte chiusure di sportelli sia in centro che nelle frazioni periferiche, ma anche nei comuni del comprensorio”. Tre, quelli che secondo quanto dichiarato, sarebbero stato chiusi nel solo centro storico folignate negli ultimi giorni. Per il presidente del commercianti si tratta di “un segnale pericoloso sia per l’imprese che per i cittadini”. In particolare per gli anziani, alle prese con un processo di digitalizzazione che per Amoni non è sempre di così facile gestione. Da qui, dunque, l’invito al primo cittadino a sedersi attorno ad un tavolo per lavorare alla risoluzione delle questioni sollevate. 

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