C’è anche Foligno tra le città prese di mira dai ladri di volanti. Tra marzo e aprile, infatti, sarebbero stati diversi i cittadini – oltre una decina, a quanto risulta alla nostra redazione – che si sono rivolti alle forze dell’ordine per denunciare il furto dello sterzo della propria auto. Episodi simili nelle passate settimane si erano registrati anche in altri comuni umbri, come Perugia e Bastia. Nel solo capoluogo di regione ben quattro i colpi assestati in una sola notte nella stessa zona, come riportato a fine marzo da Il Messaggero. E la tecnica utilizzata sembrerebbe essere la stessa: la rottura del lunotto posteriore dell’auto, per poi procedere all’apertura dello sportello anteriore e, una volta entrati nella vettura, asportare il volante. Episodi che hanno dato il via ad un’attività di indagine da parte delle forze dell’ordine per risalire ai responsabili dei furti. Furti che, per chi li mette in atto, risultano meno “rischiosi” del rubare l’intera auto, ma che lasciano presagire anche l’ipotesi che si tratti di colpi messi a segno su commissione. Un trend che nell’ultimo anno sembrerebbe aver preso piede un po’ in tutta Italia. Complice il fatto che si tratta di pezzi molto appetibili per il mercato nero: l’alta tecnologia di cui sono dotati, infatti, rende ingente il loro valore. Tra le auto prese di mira dai ladri, soprattutto quelle di media-grossa cilindrata prodotte dalla Bmw e dalla Mercedes, come accaduto – di fatto – anche a Foligno. Dove, come detto, va avanti l’attività di indagine messa in piedi dalle forze dell’ordine allo scopo di individuare i responsabili. Oltre ai volanti, ad essere oggetto di furto sarebbero anche altre componenti elettroniche delle auto, in particolare modo i display e le plance digitali. Oltre al danno anche la beffa, dal momento che le vittime si ritrovano poi a dover aspettare a lungo prima di poter avere i pezzi di ricambio, vista l’attuale carenza di componentistica elettronica registrata nel mercato delle auto.
Ha collaborato Fabio Luccioli.