C’è chi non le ha mai usate e chi, invece, da quella cornetta ha effettuato la chiamata più importante della sua vita. L’Italia dice definitivamente addio alle cabine telefoniche, che per l’Agicom non sono più necessarie. Così, attraverso una recente delibera, l’Autorità per la garanzia delle comunicazioni ha autorizzato Tim – azienda che gestisce il servizio pubblico di telefonia – a non rispettare più nessun criterio quantitativo rispetto alle postazioni di telefonia pubblica stradale in tutto il territorio nazionale, né a mantenere determinate condizioni economiche. Dal 2019 al 2021 il numero di chiamate annuo per postazione si è ridotto del 57%, passando da 277 a 118 chiamate, con un significativo calo anche per quanto riguarda le telefonate d’emergenza. Inoltre, in Italia il 99,2% del territorio è oramai coperto da rete mobile Tim. Il sempre più diffuso utilizzo del cellulari – chi non ne ha uno? – ha quindi reso obsolete le cabine telefoniche. Dobbiamo dunque dire addio a un pezzo della nostra storia.
LA STORIA
Le prime postazioni stradali sono iniziate a comparire negli anni Cinquanta e restano tutt’ora un’icona del mondo delle comunicazioni. Dai gettoni alla moneta, passando per le schede telefoniche, le cabine hanno accompagnato la vita di moltissime persone, soprattutto prima dell’avvento dei cellulari, e non solo per chiamare. Proprio le schede telefoniche (dismesse nel 2018), ad esempio, sono diventate negli anni dei veri e propri pezzi da collezionismo. Tornando al giorno d’oggi e sempre stando alla delibera dell’Agicom, l’operatore sarà comunque obbligato a prevedere, in alcuni luoghi, la presenza di almeno una postazione di telefonia pubblica: ospedali e strutture sanitarie equivalenti con almeno 10 posti letto, carceri, caserme con almeno 50 occupanti stabili. Certo, per le nuove generazioni o per chi è nato nell’era degli smartphone, le cabine sono sempre state un oggetto misterioso. Ma per chi ha vissuto l’epoca in cui la telefonia mobile nemmeno esisteva, è sicuramente un colpo al cuore.
E A FOLIGNO?
Stando ai dati forniti da Tim, a Foligno attualmente sono attive 50 postazioni di telefonia pubblica. Non tutte sono ovviamente cabine stradali. Il numero comprende anche quelle presenti negli esercizi commerciali o in altri luoghi, come la stazione ferroviaria. Dal centro storico alle frazioni di montagna come Fraia o Verchiano, gli impianti stradali sono 22. Prestissimo diventeranno un lontano ricordo, visto che anche in città sono partite le operazioni che porteranno al loro smantellamento. Nelle cabine presenti sul territorio, da pochi giorni sono stati affissi degli avvisi: “Questa postazione – si legge nei cartelli – sarà dismessa dal 17/08/2022”.
NEL CINEMA
Insomma, la fine di un’epoca è davvero vicina. Oltre ai tantissimi ricordi personali di chi le ha vissute, le cabine telefoniche rimarranno nella mente delle persone anche per il “ruolo” che hanno giocato in diversi film. Magari non italiani, certo, ma comunque iconici. Si pensi a “In linea con l’assassino”, “Scarface” o “Harry Potter”, in cui una magica cabina telefonica viene usata come metodo di trasporto segreto. E se un domani Clark Kent dovesse trovarsi dalle nostre parti, per lui sarà impossibile entrare in una cabina telefonica per trasformarsi in Superman.