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Nocera ricorda il sacrificio di Sbarretti, Caparvi: “Memoria non deve mai venir meno”

Pubblicato il 14 Agosto 2023 14:36

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Si consegnò alle truppe tedesche per salvare le vite di dieci civili che erano stati catturati e sarebbero stati uccisi per rappresaglia. È il grande gesto di eroismo compiuto il 12 agosto 1944 dal carabiniere Fulvio Sbarretti, Medaglia d’oro al valor militare, che lo scorso sabato è stato commemorato dalla comunità di Nocera Umbra a 79 anni dal suo sacrifico. Una commemorazione, organizzata dalla Comunanza agraria di Bagnara e dal Comune di Nocera Umbra, per ricordare l’atto eroico ma anche l’alto valore morale e la profonda umanità che lo hanno contraddistinto, insieme ai colleghi carabinieri Vittorio Marandola e Alberto La Rocca, tristemente noti come i “Martiri di Fiesole”.

Numerose le autorità militari e civili che hanno preso parte alla solenne cerimonia, a cominciare dal sindaco nocerino Virginio Caparvi e dalla consigliera della Provincia di Perugia, Scilla Cavanna, per poi passare al comandante provinciale dei Carabinieri di Perugia, il colonnello Stefano Romano, il comandante della compagnia di Gubbio, il capitano Fabio Del Sette, il vicario del Questore di Perugia, Maria Grazia Corrado, e fino ad arrivare a Pasquale Sbarretti, fratello di Fulvio. Appuntamento nella piazza che porta il nome di Sbarretti, poi la celebrazione della Santa Messa e, in conclusione, la lettura della preghiera del carabiniere e la deposizione di una corona di alloro al monumento del caduto che ricorda la motivazione della Medaglia d’oro al valor militare a Fulvio Sbarretti.

“È un momento di orgoglio e commozione, ma anche di speranza per le future generazioni”: queste le parole del primo cittadino nocerino, che ha parlato della cerimonia in ricordo di Sbarretti come del “risveglio di una memoria che è viva tra noi e non deve mai venir meno. Lo dobbiamo ai tanti eroi – ha detto – che hanno dato la vita per il nostro Paese, non solo durante la Seconda guerra mondiale, ma anche negli ultimi anni”. A sottolineare come il sacrificio del giovane carabiniere sia ancora vivo e forte nella comunità di Nocera Umbra è stata anche la consigliera provinciale Cavanna: “Questo sacrificio – ha dichiarato – non può che essere un monito per ricordarci ogni giorno quanto sono importanti la libertà e la democrazia”.

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