Lutto nel mondo dell’imprenditoria per la scomparsa di Alberto Pacifici, fondatore e presidente di Meccanotecnica Umbra, azienda di Campello sul Clitunno tra i principali produttori mondiali di sistemi di tenuta meccanica per pompe per i settori automotive, elettrodomestici e industriale.
Pacifici si è spento della mattinata di mercoledì 6 settembre, all’età di 87 anni. Ne aveva 30, invece, quando insieme a Fulvio Ginobri e Concezio Strappelli gettò le basi dell’attività industriale dando corpo ad un’idea imprenditoriale anche grazie alla preziosa partecipazione del conte Rovero Campello, che poco dopo entrò nella compagine sociale, e del sostegno determinante della famiglia Agnelli. Alberto Pacifici ha contribuito in modo determinante allo sviluppo internazionale dell’azienda che, pur fortemente radicata sul territorio, si è saputa posizionare nei mercati esteri diventando di fatto una multinazionale con sedi produttive in India, Cina, Stati Uniti, Messico, Brasile, Turchia, Svezia e Canada. Pacifici, che ricopriva il ruolo di presidente di Meccanotecnica, era l’ultimo dei fondatori del Gruppo che oggi è guidato dalla seconda generazione.
Un uomo, Alberto Pacifici, che nella sua vita non ha mai fatto mancare il suo sostegno alle comunità di Campello e Spoleto, ricoprendo anche numerosi incarichi nel settore bancario come presidente della Cassa di Risparmio di Spoleto e della Fondazione e promuovendo iniziative a sostegno dello sviluppo del territorio. Ha partecipato sempre attivamente alla vita associativa ricoprendo, tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila, il ruolo di presidente della Sezione Spoleto Valnerina di quella che all’epoca era Confindustria Perugia. È stato inoltre vice presidente di Confindustria Perugia dal 2002 al 2005. Nel 2012 era stato nominato Cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica.
La camera ardente è stata allestita nella sede dell’azienda a Campello sul Clitunno, mentre l’ultimo saluto gli verrà dato giovedì 7 settembre, alle 16, nel Duomo di Spoleto.
Diversi i messaggi di cordoglio arrivati nella giornata di mercoledì per la sua scomparsa, a cominciare da quello di Marina Sereni, per la quale “la comunità umbra e il mondo imprenditoriale perdono una persona di straordinario valore”. “Non potrò mai dimenticare – dichiara – le lunghe chiacchierate nella sua azienda, la sua curiosità e l’acume delle sue considerazioni, la sua visione aperta all’innovazione, accompagnata da una grande concretezza. I risultati della sua impresa, il suo attaccamento alla comunità di Campello sul Clitunno, la sua attenzione e generosità verso le bellezze artistiche non meno che le fragilità sociali del territorio, lasciano un segno indelebile. Alla sua amata famiglia vorrei trasmettere i miei sentimenti di profonda vicinanza”.
“Con la scomparsa di Alberto Pacifici l’Umbria piange un grande imprenditore legato fortemente al territorio”: queste le parole del consigliere regionale di Patto Civico, Andrea Fora, che aggiunge: “ Un uomo capace di una grande visione, una acuta intelligenza, sempre attento alle sfide dell’innovazione e dello sviluppo, sensibile alle esigenze delle comunità locali e dei lavoratori. Alberto Pacifici – aggiunge Fora – è stato un imprenditore che amava parlare poco, apparire poco, ma fare molto per l’azienda e per l’Umbria intera. Oggi la nostra regione è più povera, ma siamo certi che i suoi familiari e quanti da sempre hanno collaborato con lui proseguiranno nel solco da lui tracciato”.
E ancora, le parole del del consigliere regionale del Pd, Fabio Paparelli. “L’Umbria perde uno dei suoi uomini d’impresa più capaci e apprezzati. Ho avuto modo di conoscerlo e di potermi confrontare con lui da assessore regionale allo Sviluppo economico e ricordo quegli incontri come momenti di grande arricchimento personale e politico. Lungimirante, acuto e dotato di grande umanità – ha concluso -, Pacifici è stato uno dei punti di riferimento più importanti per il mondo dell’imprenditoria umbra. Alla sua famiglia, a tutti i suoi collaboratori e ai dipendenti vanno le mie più sentite condoglianze”.