Una trombosi in piena notte seguita da un’operazione d’urgenza andata a buon fine. È la storia che arriva da Foligno raccontata dalla famiglia Pantaleoni che, attraverso una lunga lettera, ha voluto ringraziare tutti i sanitari coinvolti nell’accaduto. “Si parla sempre di mala sanità, ma nel nostro caso siamo stati assistiti da personale professionale, competente e dotato di umanità”. Bastano queste poche parole per far capire tutta la felicità e la riconoscenza nei confronti di medici, infermieri e personale sanitario che, nella notte del 17 settembre scorso, sono intervenuti per salvare la vita al signor Franco che, poco tempo dopo l’operazione, ha festeggiato il suo 60esimo compleanno tornando a casa sulle proprie gambe nel giorno delle dimissioni dall’ospedale.
LA VICENDA – Come detto, tutto è iniziato un mese fa, quando l’uomo è stato colpito intorno alle 23 da un malore improvviso: una paralisi a un lato del corpo unita alla difficoltà nel parlare. Subito la signora Rita, sua moglie, ha chiamato il 118, con l’ambulanza della Croce Bianca di Foligno arrivata pochi minuti dopo la telefonata. Da qui il trasporto al pronto soccorso del “San Giovanni Battista” dove la neurologa Sara Micheli, insieme al resto del personale, ha effettuato i primi esami strumentali. Analisi dalle quali il dottor Fabrizio Pugliese ha riscontrato l’occlusione della carotide interna di sinistra: una situazione che avrebbe potuto comportare gravi danni permanenti se non il decesso del paziente. Così intorno alle una di notte il dottor Rony Helou e la dottoressa Micheli hanno somministrato all’uomo le prime medicine per bloccare la trombosi in atto, allertando l’équipe di Neuroradiologia interventistica del “Santa Maria della Misericordia” che in quel momento vedeva in servizio il dottor Roberto Pantaleoni. A Perugia – sempre secondo quanto raccontato dalla famiglia coinvolta – è stata effettuata una trombectomia. “I Medici della Stroke unit di Perugia e della Neuroradiologia – racconta la signora Pantaleoni – mi hanno informata che avrebbero fatto li possibile per salvare mio marito”. E così effettivamente è stato. Dopo circa un’ora di intervento, intorno alle 3 del mattino, è arrivata la notizia della buona riuscita dell’operazione. “Prima dell’intervento – prosegue la signora – mio marito aveva perso l’uso del linguaggio e dell’arto inferiore e superiore destro. A seguito dell’intervento, la mattina seguente, aveva recuperato gli arti e successivamente la parola”. “Non appena le condizioni di mio marito si sono stabilizzate – è il racconto – è stato trasferito di nuovo all’ospedale di Foligno in Stroke Unit, dove hanno continuato le cure iniziate a Perugia”.
I RINGRAZIAMENTI – Da qui anche il ringraziamento al “Reparto Neurologia dell’ospedale di Foligno che ha continuato a stabilizzare la situazione. Ringrazio per l’efficienza, disponibilità e cordialità – dice la signora – del personale medico, infermieristico, fisioterapico e personale Oss. In ospedale abbiamo festeggiato il compleanno, li mio marito ha compiuto 60 anni proprio nel giorno della dimissione tornando a casa sulle proprie gambe! Tutto cio è stato possibile grazie all’efficienza e alla professionalita dei medici e degli infermieri che hanno gestitomio marito: i soccorritori del 118, l’équipe del pronto soccorso di Foligno e la Neurologia e Radiologia di Foligno che insieme alla Neuroradiologia interventistica e della Stroke Unit di Perugia hanno seguito con professionalità ed efficienza mio marito”.