5 C
Foligno
venerdì, Novembre 7, 2025
HomeCronacaGià ai domiciliari per violenza, chiama la moglie: “Tra dieci giorni esco...

Già ai domiciliari per violenza, chiama la moglie: “Tra dieci giorni esco e ti ammazzo”

Pubblicato il 25 Novembre 2023 13:44

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Il liceo “Frezzi – Beata Angela” guarda al futuro

Tante le iniziative intraprese di recente dall’istituto folignate: dalla creazione di un nuovo sito internet all’istituzione della settimana corta, fino alla nascita di laboratori mirati. Maria Marinangeli: “Siamo una scuola europea a tutti gli effetti”

Foligno e il “Blasone” si preparano ad ospitare il Siena

Domenica 9 novembre i bianconeri torneranno in città, dopo più di quattro anni, per affrontare il Falco: l'ultima volta era finita 2-1 per gli ospiti. Allo stadio atteso il pubblico delle grandi occasioni

Al “Da Vinci” un’occasione per tuffarsi nel mondo Stem con l’Escape School Contest

Sabato 8 novembre negli spazi dell'istituto folignate sarà possibile approfondire l'istruzione e la formazione scientifica. In programma una serie di laboratori tematici e una tavola rotonda con ospiti Silvano Tagliagambe e Micaela Morelli

“Tra dieci giorni esco e ti ammazzo”. Poche parole ma cariche di violenza quelle pronunciate al telefono alla moglie da un 36enne di origini straniere, che hanno portato la donna a chiedere nuovamente aiuto alle forze dell’ordine. L’uomo, infatti, era già da un mese ai domiciliari per le violenze fisiche e psicologiche perpetrate per anni nei confronti della vittima, anche davanti alle due figlie minorenni. L’ultimo episodio, però, ha spinto la Procura della Repubblica di Spoleto a richiedere un aggravamento della misura cautelare in atto. Richiesta che è stata prontamente accolta dal Gip del Tribunale di Spoleto che ne ha disposto il trasferimento in carcere. Così, nel pomeriggio di venerdì 24 novembre ad intervenire sono stati gli agenti del Commissariato di Foligno, coordinati dal vice questore aggiunto Adriano Felici, che hanno raggiunto l’uomo e lo hanno condotto in un istituto penitenziario. Una storia che arriva alle cronache nella Giornata internazione per l’eliminazione della violenza contro le donne ma che, come detto, parte da lontano. Sì, perchè – come anticipato – i domiciliari per il 36enne, gravemente indiziato per maltrattamenti in famiglia, erano scattati un mese fa. In quella circostanza all’uomo erano stati contestati numerosi episodi di violenza fisica e psicologica, che si erano ripetuti negli anni, nei confronti della moglie, anche lei straniera. La vittima era stata frequentemente insultata, minacciata e, in più occasioni, percossa anche davanti alle figlie. In base a quanto ricostruito dagli agenti di via Garibaldi, le liti con la donna, spesso derivanti dalla gelosia e da improvvisi scatti d’ira del 36enne, avevano indotto la vittima, nei casi più gravi, a trascorrere la notte fuori casa. Nel timore di poter subire altre aggressioni, infatti, la donna si rifugiava in casa della madre. Un quadro, quello emerso, che aveva reso necessaria la misura cautelare dei domiciliari. Nonostante il provvedimento a suo carico, però, l’uomo ha continuato a perseguitare la moglie, come emerso dal costante monitoraggio della vicenda da parte della polizia. Da qui, dunque, l’inasprimento del provvedimento a suo carico, adottato a tempo record per tutelare e salvaguardare l’incolumità della vittima.

Articoli correlati