Un altro duro colpo inferto al mercato dello spaccio folignate. A distanza di due mesi dall’operazione che aveva portato a smantellare il giro messo in piedi da quattro donne, gli agenti del Commissariato di via Garibaldi, agli ordini del vice questore aggiunto Adriano Felici, hanno messo a segno un altro importante risultato. Teatro dello smercio sempre il cuore cittadino; analoga anche la droga immessa sul mercato, ossia hashish e marijuana. A finire nei guai però, questa volta, è stato il gestore di un esercizio commerciale, già noto per reati in materia di stupefacenti risalenti a qualche anno fa. L’italiano, di 43 anni, aveva messo in piedi un’attività parallela al suo impiego ufficiale, diventando un importante punto di riferimento per la clientela, composta per lo più da giovani stranieri. Fondamentali, ancora una volta, le segnalazioni da parte dei cittadini, che hanno contribuito a far sì che la polizia riuscisse ad interrompere l’ennesimo canale della droga in città. Ingente la quantità di stupefacente sequestrata: oltre 4 etti e mezzo di marijuana e quasi 30 grammi di hashish.
L’operazione è stata portata a termine nel pomeriggio di lunedì 27 novembre, all’esito di un mirato servizio di polizia giudiziaria che si è concluso con l’arresto in flagranza dell’uomo. L’attenzione dei poliziotti – come detto – si era concentrata sull’attività del 43enne grazie alle segnalazioni di strani movimenti in prossimità dell’attività commerciale da parte di alcuni residenti. Motivi che hanno spinto gli agenti di via Garibaldi a mettere in piedi uno specifico servizio di appostamento che, a stretto giro, ha fornito un puntuale riscontro alle segnalazioni ricevute. In particolare, gli investigatori hanno rilevato alcuni episodi di cessione dello stupefacente che hanno portato a fermare e a sottoporre a controllo i clienti dell’attività. Così come si è proceduto all’immediata perquisizione dell’esercizio commerciale e dell’abitazione del 43enne. Attività che – come anticipato – ha consentito il rinvenimento e il sequestro della droga, in parte già frazionata e confezionata in bustine pronte per essere vendute. Trovati anche un bilancino di precisione e altro materiale utile al confezionamento delle dosi. Sono così scattate le manette ai polsi dell’uomo per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Su disposizione del pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Spoleto, il 43enne è stato quindi sottoposto agli arresti domiciliari. Misura che è stata poi convalidata nel corso del processo per direttissima che si è tenuto nella mattinata di mercoledì.