Mancano oramai solo una settimana al primo dei tre appuntamenti con le sfilate dei carri allegorici e a Sant’Eraclio fervono i preparativi di quella che sarà la 61esima edizione del Carnevale dei ragazzi, che prenderà il via domenica 28 gennaio. Un’edizione che, come emerso, negli scorsi giorni sarà a tutta musica, ma non solo. Sì, perché a farla da padrone, come sempre, saranno l’estro e la creatività dei mastri cartapestai, dei ferraioli e dei pittori ma soprattutto di chi, prima di loro, ha realizzato nero su bianco i bozzetti dei carri allegorici. Disegnando, matita alla mano, i personaggi di costume e di fantasia scelti per sorprendere e far riflettere il grande pubblico.
Ma cosa attende, dunque, adulti e bambini in questa edizione 2024 della manifestazione carnascialesca più rinomata dell’Umbria e tra le più antiche d’Italia? Sei i temi scelti, tanti quanti saranno i carri allegorici. A cominciare da quello che verrà realizzato dal cantiere I Pluss con “Barbieland”, ambientato nell’atmosfera delle strade e delle spiagge californiane e dedicato al successo cinematografico mondiale del 2023. Per il cantiere Cartoon, invece, “Baccoburlacco a Santuracchio”, con protagonista Fiasco, un divino contadino, che sbeffeggia Bacco dio del vino con un tiro mancino. Ispirato al fantastico mondo dell’epoca vittoriana “Steampunk Fantasy” del cantiere Flash Back, ispirato al fantastico mondo dell’epoca vittoriana del vapore. E ancora “La Nave Alata” del cantiere We Can, che prende spunto da una celebre opera d’arte dell’artista Salvador Dali; e poi “È tutto un magna magna” del cantiere I Matti, che ha voluto riassumere il famoso detto popolare rappresentandolo con l’iconica immagine di Alberto Sordi nel film “Un Americano a Roma”, impegnato in un’epica battaglia con i maccheroni. Infine, dopo aver spopolato al cinema Super Mario Bros sbarca al Carnevale dei ragazzi di Sant’Eraclio grazie al Cantiere Area 51 con tutti i personaggi del popolare videogioco.
Non resta, dunque, che attendere il 28 gennaio prossimo, giornata inaugurale della rassegna, per godere della bellezza dei carri allegorici, frutto di un lavoro corale di cui il laborioso paese va estremamente orgoglioso.