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In piazza al fianco dell’Ucraina, l’invito al sindaco: “Chieda scusa”

Da piazza Matteotti si è alzato un coro unanime di voci all’indirizzo del primo cittadino dopo la concessione del patrocinio per la proiezione del film “Il testimone”

Pubblicato il 26 Febbraio 2024 09:59 - Modificato il 27 Febbraio 2024 08:32

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Bandiere con i colori dell’Ucraina, cartelloni con foto di luoghi prima e dopo i bombardamenti, immagini di volti sorridenti ma anche di corpi martoriati, scritte di condanna rivolte al regime putiniano o inneggianti alla fine del conflitto, dell’aggressione da parte della Russia. Donne e uomini, giovani e adulti, italiani e ucraini, partiti politici e forze civiche ma anche singoli cittadini. Così si presentava Foligno domenica pomeriggio, quando nella centralissima piazza Matteotti in tanti si sono ritrovati per ribadire il loro “no alla propaganda russa” nel giorno in cui nella sala Faloci Pulignani di palazzo Trinci è stato proiettato il film filo-russo “Il testimone”, a poche ore dall’inizio del terzo anno della guerra che si combatte alle porte dell’Europa. Una proiezione che ha fatto storcere il naso a molti, soprattutto per la decisione del Comune guidato dal sindaco Stefano Zuccarini di concedere il patrocinio all’evento. Ed è proprio al primo cittadino che i tanti intervenuti si sono rivolti, chiedendo una presa di distanza dal regime di Putin e le scuse nei confronti della comunità ucraina.

Una comunità che ha espresso il proprio dolore attraverso la voce di Kateryna Ketsman, presidente della Casa dei popoli e referente della popolazione ucraina che vive a Foligno. “Sono passati già due anni dall’inizio del conflitto, due anni di profondo dolore che viviamo come ucraini – ha detto -. Un dramma che accomuna sia chi è rimasto in Ucraina sia tutti coloro che vivono in altre parti del mondo, le donne che sono scappate dalla guerra, quelle che hanno lasciato mariti e figli a combattere. Un dramma che il Comune di Foligno ha intensificato in questi giorni e per il quale ci deve delle scuse. Non capisco – ha quindi sottolineato -, non comprendo e non accetto la scelta dell’amministrazione e ringrazio il Governo italiano e tutti coloro che ci sostengono”.

La manifestazione a sostegno della popolazione ucraina

Parole che hanno trovato una cassa di risonanza nei tanti altri interventi che si sono susseguiti nel corso del pomeriggio: da quello di Filippo Coccia a quello di Enrico Bartoccioni di Libdem Europei; da quello di Simone Bellucci di Foligno 2030 a quello di Danilo Calabrese di Patto x Foligno. E ancora, Rita Barbetti per il Pd, Diego Mattioli per Foligno in Comune, Sara Tintilla per Italia Viva, Giulia Petrini per Volt, Beatrice Ricciardi per Blu Bella Libera Umbria e Marco Scerrini per Civici X.

La manifestazione a sostegno della popolazione ucraina

Ma ad arrivare a Foligno per manifestare vicinanza al popolo ucraino è stato anche l’europarlamentare di Azione, Fabio Massimo Castaldo. “I soldati ucraini – ha detto – stanno combattendo non solo perla libertà e l’indipendenza dell’Ucraina, ma dell’Europa tutta contro un regime tirannico che pensa di spostare le frontiere con la forza delle armi, che pensa di cambiare la geografia di questo continente anche con la propaganda. Questa guerra – ha proseguito – si sta combattendo su due fronti: il primo e più doloroso è quello di chi sta lottando per liberare i quattro oblast che sono stati illegittimamente occupati da Putin dal 2022; il secondo, invece, passa all’interno delle nostre città, perché si stanno moltiplicando sempre di più i tentativi di manipolare l’opinione pubblica e di far passare l’aggredito per aggressore e questo non possiamo e non dobbiamo tollerarlo. A Foligno è stata raggiunta una punta di gravità con la concessione non solo della sala comunale ma anche del patrocinio di un Comune che è medaglia d’argento per la resistenza combattuta contro i totalitarismi dello scorso secolo. Chiediamo le scuse pubbliche del Comune, l’intervento del Governo e del capo dello Stato e invitiamo la giunta di Foligno a recarsi a Bucha e a Kiev perché possano vedere gli errori e gli orrori che abbiamo visto noi, prima di esprimere queste falsità e queste menzogne. La libertà di opinione è sacrosanta, ma non quella di mentire. Da Foligno deve partire un messaggio molto chiaro – ha quindi concluso – sempre al fianco dell’aggredito, sempre contro le violenze dell’aggressore. Sempre al fianco dei valori europei, sempre al fianco dell’Ucraina che deve diventare al più presto uno stato membro dell’Ue”.

La manifestazione a sostegno della popolazione ucraina

Presenti anche le delegazioni di “People of Ukraine” di Rimini, “Leleka” e della comunità ucraina delle Marche. “Noi siamo europei – ha dichiarato Dmitro Shchukin, presidente di ‘People of Ukraine’ – perché abbiamo gli stessi valori e principi morali dell’Europa, mentre la Russia non lo è. Continueremo la nostra lotta contro questa propaganda e chiediamo le scuse del sindaco di Foligno”. “Ci sono italiani che ancora credono alle menzogne di Putin: mettetevi una mano sul cuore – gli ha fatto eco Petro Chyk della comunità ucraina delle Marche – e pensate prima di ascoltare le menzogne che dicono e che vogliono far vedere. Basta propaganda. Il male viene sempre sconfitto e noi crediamo nella nostra vittoria, crediamo che il popolo ucraino potrà vivere in una terra libera, democratica, nella pace e nell’amore”.

Parole quelle pronunciate a gran voce che hanno infine lasciato spazio ad un minuto di silenzio per tutti coloro che hanno perso la vita sul campo di battaglia.

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