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Umbria, dalle Residenze protette appello alla Regione per tariffe “eque e sostenibili”

Previsto per gennaio 2023, l’adeguamento è slittato al 21 aprile prossimo e dalle strutture chiedono che venga rispettato il termine per continuare a garantire i servizi essenziali alla comunità. A far sentire la propria voce anche l’Opera Pia Bartolomei Castori di Foligno

Pubblicato il 3 Marzo 2024 10:29 - Modificato il 5 Marzo 2024 11:01

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Le Residenze protette dell’Umbria chiedono un impegno rapido e concreto alla Regione, verso la definizione di una tariffa equa e sostenibile per il servizio offerto. A farsene portavoce, anche in rappresentanza di altre strutture umbre, è la presidenza delle Opere Pie Donini di Perugia.

L’avanzamento verso tale obiettivo rappresenterebbe un riconoscimento importante per i servizi erogati dalle Residenze protette, di cui fa parte anche l’Opera Pia Bartolomei Castori di Foligno, oltre a sottolineare l’esigenza di assicurare loro una sostenibilità finanziaria a lungo termine.

La Regione e i diretti interessati si sono confrontati il 14 febbraio nella sede dell’assessorato regionale competente, creando il presupposto per la rideterminazione delle rette, ma nonostante ciò le Residenze protette nutrono delle preoccupazioni in merito, a causa dell’eccessivamente lungo tempo attraverso cui il processo che dovrebbe portare all’aggiornamento delle tariffe si sta protraendo.

Il problema principale è che l’attuale tariffa di riferimento non tiene conto delle esigenze reali delle strutture e dunque impedisce loro di sostenere i costi operativi, che tra l’altro sono in costante aumento, ma soprattutto la mancata applicazione delle nuove tariffe, promessa per il primo gennaio dello scorso anno, ha destabilizzato la già critica situazione vissuta dalle Residenze. Per poter interloquire con maggiore coesione con le istituzioni pubbliche le Residenze Protette hanno accelerato la formalizzazione di un coordinamento istituzionale, che a breve sfocerà nella formale costituzione della federazione regionale di un’associazione nazionale di categoria. Questo, infatti, permetterebbe loro di ottenere una rappresentatività totale per tutte le strutture operanti nelle due Usl umbre.

Secondo il coordinamento delle Residenze in questo momento critico la politica deve prendere decisioni rapide e concrete, così da permettere alle strutture di avere e poter di conseguenza continuare a fornire servizi essenziali alla comunità, rispettando il termine stabilito del 21 aprile prossimo per l’entrata in vigore delle nuove rette.

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