Visita folignate per l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia. Giovedì 20 giugno, l’alto ufficiale ha fatto tappa al Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito, dov’è stato accolto dal comandante, il generale di brigata Giorgio Guariglia. Varcato il portone della caserma “Gonzaga”, monsignor Marcianò ha partecipato ad un briefing nel corso del quale gli sono state illustrate le peculiarità del Centro folignate dell’Esercito, le attività concorsuali e le ricorrenze che hanno interessato la caserma nel biennio 2023-2024, quelle cioè legate ai 150 anni dalla firma della convenzione tra Ministero della guerra e Comune di Foligno per la costruzione della struttura di viale Mezzetti e il conseguente atto di costituzione della società folignate che avrebbe portato alla sua realizzazione e i 140 anni da quando venne inaugurata.

L’incontro è poi proseguito con la visita della caserma. Monsignor Santo Marcianò ha così potuto toccare con mano quanto viene fatto quotidianamente nel Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito: dalle aule informatizzate dedicate ai concorsi agli ambulatori medici, passando per gli spazi deputati alle attività di selezione attitudinale e fino ad arrivare alle aree sportive destinate, anche in questo caso, alle prove concorsuali dei candidati. Un modo per l’arcivescovo anche per conoscere il personale effettivo del Centro, con il quale si è intrattenuto.

In occasione della visita folignate, inoltre, l’alto ufficiale ha celebrato la santa messa, ospitata sempre negli spazi del Centro di viale Mezzetti, e lo ha fatto alla presenza, oltre del personale dell’Esercito, anche delle autorità civili, militari e religiose del comprensorio umbro. A concludere la giornata è stata la firma dell’Albo d’onore da parte di monsignor Marcianò. Sottolineando soddisfazione per l’impegno, la competenza e la professionalità dimostrati, l’arcivescovo ha definito il Centro “un Ente dal compito fondamentale, cioè di individuare coloro che, per capacità, qualità e vocazione, saranno chiamati a garantire difesa e democrazia”.