8.4 C
Foligno
domenica, Dicembre 28, 2025
HomeCronacaPoreta brucia ancora: persi 120 ettari di bosco. Ci sono due denunce

Poreta brucia ancora: persi 120 ettari di bosco. Ci sono due denunce

L’ipotesi è che a provocare l’incendio sia stata una mietitrebbia impiegata nella lavorazione di un campo di farro: le indagini affidate ai carabinieri forestali. Oltre alle squadre di terra, in volo tre canadair e un elicottero

Pubblicato il 19 Luglio 2024 15:33 - Modificato il 20 Luglio 2024 12:03

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

A Foligno visita guidata al complesso monumentale di San Francesco

Accompagnati dalle guide, i visitatori andranno alla scoperta della chiesa, del chiostro e del campanile. L’evento nell’ambito dell’ottavo centenario dalla morte del Santo di Assisi e in concomitanza con le celebrazioni per Santa Angela

La Foligno del Seicento: arte, devozione e spiritualità in una visita guidata

Oggi pomeriggio un tour esclusivo promosso dal Comune e dalla Diocesi, a cura delle Guide Turistiche dell’Umbria, con l'apertura straordinaria della chiesa del Santissimo Salvatore

Nel 2025 dal Comune 72mila euro per sport e tempo libero

Dall’Atletica Winner al Foligno Calcio, dal Csi al rugby: tutte le cifre stanziate dall’amministrazione in favore di società e associazioni sportive del territorio

Sono ancora in corso le operazioni di spegnimento dell’imponente incendio che ha interessato le località di Poreta e Silvignano, tra i comuni di Campello sul Clitunno e Spoleto. Le fiamme che si sono sviluppate nel primo pomeriggio di giovedì 18 luglio, infatti, non sono state ancora domate. In campo i vigili del fuoco e il personale dell’agenzia forestale, che stanno lavorando per arginare il rogo. Attualmente impiegati anche i mezzi aerei della flotta dello Stato: si tratta, in particolare, di tre canadair e di un elicottero S64. Ingenti le conseguenze determinate dal fuoco. Secondo una prima e provvisoria stima, infatti, sarebbe stata divorata dalle fiamme una superficie boschiva di oltre 120 ettari, con danni alla fauna selvatica e all’agricoltura.

E proprio per ricostruire l’esatta dinamica che ha portato al vasto incendio sono attualmente in corso le indagini del Nucleo carabinieri forestale di Spoleto. L’ipotesi è che a far divampare le fiamme sia stata una mietitrebbia: è dal mezzo agricolo, dunque, che potrebbero essere partite le scintille che avrebbero innescato l’incendio che avrebbe inizialmente interessato dei campi incolti e degli oliveti per poi raggiungere il bosco. La mietitrebbia è stata, dunque, posta sotto sequestro. Parallelamente i carabinieri forestali hanno proceduto al deferimento di due persone, le stesse che proprio nel pomeriggio di giovedì stavano effettuando i lavori di trebbiatura in un campo di farro. Quando l’incendio sarà completamente spento, seguiranno indagini più approfondite sulle cause e la perimetrazione dell’area, da cui – fanno sapere dall’Arma – si avranno maggiori dettagli della superficie a fuoco.

Intanto dai vigili del fuoco raccomandano massima prudenza a tutti coloro che si trovano in quella zona, evitando di avvicinarsi alle aree interessate dal rogo. Ulteriori raccomandazioni arrivano anche dall’Arma dei carabinieri, che chiede di prestare particolare attenzione per evitare principi di incendio. Tra le cause frequenti di incendio rientra, in particolare, la bruciatura dei residui vegetali messa in atto nei periodi di divieto e in presenza di condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo, come la siccità e la presenza di vento. L’attenzione deve essere massima anche perché, sottolineano dall’Arma, il reato di incendio boschivo colposo prevede la pena della reclusione da 1 a 5 anni che verrà aumentata dall’autorità giudiziaria in caso di danni gravi e persistenti all’ambiente e nel caso l’incendio si sviluppi in aree protette. Ai responsabili degli incendi verranno inoltre contestati i costi dello spegnimento dell’incendio cagionato sia con i mezzi a terra dei vigili del fuoco e delle squadre dell’agenzia forestale regionale e sia dei mezzi aerei della protezione civile.


Articoli correlati