“Una vera e propria discarica a cielo aperto”. Così viene descritta l’area a ridosso della casa cantoniera di Vescia dove, secondo quanto segnalato, da diversi mesi i residenti fanno i conti con l’abbandono indiscriminato di rifiuti. Cumuli di spazzatura che, per chi abita nella frazione folignate, non solo non sono belli da vedere, “creando – fanno sapere – un evidente problema estetico”, ma anche per le ripercussioni che hanno in termini di cattivi odori, visto anche il periodo di alte temperature “che rendono l’aria pesante e sgradevole”, e preoccupanti per le possibili conseguenze di natura igienico-sanitaria.
Una situazione che, spiegano da Vescia, è stata al centro di “ripetute segnalazioni” ma che risulta essere ancora “in un preoccupante stallo”. Lamentata, infatti, “l’assenza di bonifiche” così come la “mancanza di controlli efficaci” o ancora l’“installazione di fototrappole”, che contribuisce al perpetuarsi di quella che viene apostrofata come una “condizione di degrado”. Insomma, tra gli abitanti di Vescia c’è disappunto. “Ci si chiede – si legge, infatti, in un passaggio della nota inviata alla stampa – quali siano gli ostacoli che impediscono un’azione tempestiva ed efficace”.
La richiesta avanzata, di fatto, è quella di “un approccio su più fronti”. Il riferimento è, in particolare, da un lato alla necessità di “prevenire l’abbandono indiscriminato dei rifiuti”, e dall’altro di intervenire con una bonifica “per ripristinare il decoro dell’area”. L’appello, dunque, è alle autorità competenti, affinché ascoltino le richieste dei cittadini, “programmando – sottolineano dalla frazione folignate – interventi mirati e strategie a lungo termine per evitare il ripetersi di situazioni simili”. E quindi ad una “soluzione rapida ed efficace” nell’interesse non solo dei cittadini, ma anche degli amministratori e dei turisti, evitando che aree come quella di Vescia, che si colloca “in un territorio come quello umbro, noto per la sua bellezza paesaggistica e la qualità della vita”, diventino simbolo di “degrado e trascuratezza”.
Dai residenti, quindi, viene chiesto “il diritto di vivere in un ambiente pulito e salubre”. “È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti, dimostrando che la tutela del territorio e il benessere dei cittadini sono davvero una priorità – si legge in chiusura della nota -. La speranza è che questo appello non cada nel vuoto e che presto si possano vedere azioni concrete per restituire a Vescia il decoro che merita. Solo così si potrà voltare pagina, trasformando questa storia di degrado in un esempio di come, con impegno e determinazione, si possano superare anche le sfide ambientali più complesse”.