Lo scorso luglio Intesa Sanpaolo ha comunicato che a ottobre sarebbe avvenuta la chiusura della propria filiale bancaria di via Cupa, nella frazione di Sant’Eraclio. Quello di via Cupa è l’unico sportello bancario di cui la frazione folignate è provvista, dunque una sua chiusura non può far altro che creare i presupposti per la nascita di disagi sia per gli abitanti della zona che per le imprese locali.
Sulla scia di quanto sollevato nell’ultimo consiglio comunale dalla consigliera del partito democratico, Maura Franquillo, il partito leader della sinistra folignate – insieme al circolo territoriale di Sant’Eraclio – ha chiesto a Intesa Sanpaolo di tornare sui suoi passi nell’interesse del territorio e di chi lo abita, promuovendo di conseguenza una raccolta firme – già partita – atta a spingere nella direzione che per i dem risulterebbe più consona all’interesse dei cittadini e delle attività economiche di Sant’Eraclio e dintorni.
Al momento, infatti, nel Comune di Foligno ad essere rimasta sprovvista di servizi bancari è un’area molto ampia, che si estende a partire da Sportella Marini fino alla Valle del Menotre. Da ottobre, salvo cambiamenti dell’ultimo momento, anche la stessa Sant’Eraclio sarà dunque interessata dalla desertificazione bancaria.