La mancata partecipazione del direttore generale dell’Usl Umbria 2 alla terza commissione consiliare di Foligno, chiesta all’unanimità dalle forze di opposizione per discutere della sanità, continua a far discutere. Dopo la presa di posizione già durante la seduta tanto dagli esponenti della minoranza quanto da rappresentanti della maggioranza, non si placano le dichiarazioni di chi, oggi, è chiamato a rappresentare i cittadini. E se a poche ore dalla fine della commissione ad intervenire sulla vicenda era stato David Fantauzzi del Movimento 5 Stelle, a distanza di 48 ore anche il partito democratico è voluto tornare sulla vicenda, convocando una conferenza stampa nella mattinata di giovedì 3 ottobre. Un incontro nel corso del quale il Pd folignate si è detto pronto alla mobilitazione.
Lo ha sottolineato il “dem” Mario Bravi, ribadendo come quella sanitaria sia “una delle questioni fondamentali” a Foligno. “Oltre a iniziative di denuncia – ha quindi dichiarato -, il Pd metterà in campo tutta la mobilitazione necessaria, partecipando anche a quelle proposte già a partire dai prossimi giorni da altre forze, come quelle sindacali. Perché la terza città dell’Umbria – ha concluso – non può essere penalizzata in questo modo”.
Un riferimento alla ormai nota vicenda della casa di comunità, richiamata anche dal consigliere Giorgio Gammarota, che ha riepilogato i tanti temi sul tavolo della terza commissione, da trattare in occasione dell’audizione del dg Piero Carsili. Quesiti rimasti irrisolti, lasciando spazio a sdegno e rabbia. “Sia dall’opposizione che dalla maggioranza è stato sottolineato questo comportamento irrispettoso e vergognoso verso le istituzioni e soprattutto verso i cittadini” ha dichiarato Gammarota, ribadendo il diritto a chiedere chiarimenti sullo stato della sanità locale. “Siamo la terza città dell’Umbria – ha aggiunto – ma siamo stati completamente dimenticati”.
Di “arroganza inaccettabile” ha parlato Rita Barbetti, sottolineando come da convocazione la presenza di Carsili fosse data per scontata. Salvo poi scoprirne non solo l’assenza ma anche la decisione del dg – di fatto ribadita – di parlare di temi sanitari solo in Conferenza dei sindaci. “La cosa più grave – ha proseguito – è che il presidente è il nostro sindaco che, in cinque anni, non l’ha mai convocata. Mi risulta, inoltre, che da nove mesi Carsili è facente funzioni da nove mesi e contemporaneamente è anche il direttore amministrativo. Io non so se queste due cariche così sovrapposte possano dare il meglio in ciascuno dei due campi. Altro fatto gravissimo – ha continuato -, Cgil, Cisl e Uil non erano stati convocati ma sono stati avvisati della commissione da un consigliere. Sono venuti spontaneamente e poi è stato detto che erano stati mandati inviti a indirizzi sbagliati. Se non fosse stata per la loro disponibilità a venire in ogni caso non ci sarebbero stati neanche i sindacati. Qui la democrazia sta veramente vacillando”.
A stigmatizzare il comportamento di Carsili anche la segretaria “dem” Maura Franquillo. “È la prima volta che viene disertata da chi era chiamato a dare spiegazioni in merito ad una materia importante come la sanità pubblica, tra l’altro sancita da un diritto costituzionale” ha quindi aggiunto, per poi concludere: “Non possiamo assolutamente pensare che, nonostante la volontà di medici, infermieri e Oss, ci sia un impegno così certosino nell’abbattere la sanità pubblica e dare spazio alla privata. Perché tutti i cittadini devono avere gli stessi diritti di cura. Prevenzione e cura sono degli elementi in cui noi ci battiamo e per questo motivo non possiamo assolutamente tollerare un comportamento così irrispettoso”.