Attenzione ai servizi oncologici e umanizzazione delle cure. Sono stati i temi al centro dell’incontro che si è tenuto all’ospedale di Foligno tra la direzione dell’Usl Umbria 2 e le associazioni dei pazienti.
Nel corso del vertice sono stati ricapitolati i lavori strutturali già in corso, ma non solo. Oltre all’adeguamento sismico del “San Giovanni Battista”, all’ampliamento del pronto soccorso e al potenziamento della rianimazione, in via Arcamone si sta lavorando anche ad un rafforzamento dei servizi specialistici. A cominciare dall’ottimizzazione del servizio di cure palliative. Confermata, inoltre, l’attività di figure professionali chiamate ad affiancare i pazienti oncologici: il riferimento è alla presenza di uno psicologo e di un fisioterapista.
Guardando invece al 2025, tra i progetti in cantiere e che andranno quindi a concretizzarsi, ci saranno l’istituzione di un punto informativo gestito dalle associazioni, il coinvolgimento diretto nella progettazione dei percorsi di cura e l’avvio di un laboratorio di Medicina narrativa. Prioritaria, come ribadito dai vertici dell’Usl Umbria 2, la questione delle liste d’attesa, da affrontare non solo attraverso un incremento delle prestazioni ma anche, come detto più volte, anche tramite l’appropriatezza delle prescrizioni.
Intanto va avanti il processo di integrazione con il “San Matteo degli Infermi” di Spoleto, “consolidando – sottolineano dall’azienda diretta da Piero Carsili – la rete dei servizi sanitari nel territorio”. “Questi sviluppi – è stato il commento della direzione nel corso dell’incontro con le associazioni dei pazienti – testimoniano il nostro impegno verso una sanità che mette al centro la persona nella sua totalità, unendo eccellenza clinica e attenzione all’aspetto umano della cura”.