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Quintana, 13 palii d’autore per la prima volta insieme a palazzo Trinci

La mostra "Palii d’autore – La mostra impossibile” sarà visibile fino al prossimo 20 maggio all'interno del museo cittadino. Le riproduzioni delle opere artistiche sono state selezionate attraverso un criterio cronologico

Pubblicato il 21 Dicembre 2024 12:01 - Modificato il 22 Dicembre 2024 10:25

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Non era mai successo che 13 Palii della Quintana fossero riuniti in unico spazio: ora la sarà possibile con “Palii d’autore – La mostra impossibile”, allestita a Palazzo Trinci, e visitabile da oggi fino al 20 maggio prossimo. L’iniziativa è promossa da Comune di Foligno, Ente Giostra della Quintana, con l’apporto di CoopCulture. Va ricordato che i palii vinti non lasciano mai gli spazi privati dei palazzi dei rioni che li custodiscono. Quindi, per l’occasione della mostra – che è parte di un progetto più ampio dedicato all’arte contemporanea a Foligno “Arte da inciampo, un percorso alla scoperta della Foligno contemporanea” – sono state realizzate riproduzioni, in dimensione reale, dei palii (proposti tra il 1955 e il 2016). Il progetto della “mostra impossibile” – è stato sottolineato nella conferenza stampa di presentazione – si basa sulla volontà di coniugare la tradizione di custodia dei drappi chiusi nelle mura dei palazzi rionali con l’intenzione di renderli fruibili. “La scelta delle tredici riproduzioni dei palii – ha scritto Pier Luigi Metelli (nella presentazione della mostra) che ha selezionato le opere – è stata fondata essenzialmente su di un dato cronologico. Un immaginario percorso tra i vari decenni che hanno scandito dal 1946 sino ai nostri giorni la cosiddetta Quintana moderna, in cui ritroviamo agli albori i drappi con connotazioni più decorative, come nel caso di Lanfranco Radi del 1955 o del Villarello del 1974 per approdare poi a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, al tratto più figurativo. Qui troviamo il segno di importanti nomi della storia dell’arte italiana come Norberto Proietti, Salvatore Fiume, Pietro Annigoni, Luigi Frappi, Alberto Sughi, Stefano di Stasio, Franz Borghese, H.H.Lim, Jeffery Isaac e Nicola Samorì. Molte altre prestigiose firme che non hanno trovato dimora in questa disanima unicamente per mere questioni logistiche, hanno arricchito la particolarissima collezione dei palii della Giostra della Quintana di Foligno, ad oggi divenuta nel suo annuale evolversi in nuove committenze, una attenta ricognitiva sullo stato della giovane pittura italiana. La presente selezione non ha alcuna pretesa gerarchica e non esprime alcuna preferenza ma cerca unicamente di accompagnare il visitatore all’interno di una sfera importante della Giostra della Quintana, quella del palio di giostra, essenziale per meglio comprendere il mondo della Quintana nel suo complesso”. 

Il vicesindaco Riccardo Meloni, ha sottolineato che il “palio racconta la storia della città di Foligno” mentre l’assessore alla cultura, Alessandra Leoni, ha rilevato che “ogni palio è un momento di arte contemporanea, è un viaggio di emozioni e ci fa ritornare indietro nel tempo”. Sono intervenuti anche Renato Parascandolo e il presidente dell’Ente Giostra della Quintana, Domenico Metelli. Presenti gli assessori Marco Cesaro, Decio Barili e Michela Giuliani.

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