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Rifiuti, in Umbria differenziata al 68,8%. Attesa per i Comuni Ricicloni

Appuntamento con Legambiente per il 13 febbraio. In regione situazione ancora stazionaria con varie criticità: “Ora – dicono gli ambientalisti - dobbiamo guardare l’indice di riciclo”

Pubblicato il 8 Febbraio 2025 12:36 - Modificato il 11 Febbraio 2025 10:29

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Umbria al 68,8% di raccolta differenziata. Dicono questo i dati ufficiali, pubblicati sul portale di ARPAUmbria, relativi alla produzione e raccolta differenziata dei rifiuti del 2023 nella nostra regione, ultimi dati certificati disponibili. Gli stessi dati – spiegano dal regionale di Legambiente – dimostrano anche chiaramente che non tutti i comuni sono allo stesso livello e quelli del sub-ambito della Valle Umbra Sud (folignate, spoletino e Valnerina), continuano anno dopo anno a mantenere una ancora marcata distanza dagli standard degli altri comuni, “rappresentando quindi – dicono da Legambiente – un evidente freno per il raggiungimento degli obiettivi generali che la Regione si era data e per quelli che si dovrà dare.

All’EcoForum sull’economia circolare dei rifiuti di giovedì 13 febbraio a Castiglione del Lago verrà anche presentato l’andamento della raccolta differenziata nel corso del 2024 e verranno anticipati i risultati della stima della situazione umbra rispetto agli obiettivi di riciclo. “L’indice di riciclo rappresenta infatti l’indicatore finale della corretta gestione, che deve essere finalizzata a massimizzare il riciclo – dicono dall’associazione ambientalista – e il recupero di materie e risorse, e di cui un elevato livello di raccolta differenziata di buona qualità costituisce il primo indispensabile passo.

Importante novità di questa edizione sarà la possibilità di confronto con due rappresentanti apicali delle istituzioni regionali in materia e del nuovo governo regionale: la presidente Stefania Proietti e l’assessore all’ambiente Thomas De Luca, per discutere con loro dei nuovi scenari relativi al tema rifiuti.

In totale sono 35 i comuni umbri che hanno già centrato l’obiettivo minimo del 72% posto dal nuovo piano rifiuti al 2028. Sono 26 i comuni che hanno percentuali superiori al 65%, ovvero l’obiettivo minimo posto dall’oramai datato decreto Ronchi. E, infine, i restanti 31 Comuni che non raggiungono nemmeno il 65%, di cui ben 10 non superano il 35%, per di più associati ad elevati valori di produzione rifiuti pro capite. Questi Comuni appartengono tutti al sub-ambito 3 (folignate-spoletino e Valnerina) e sono, di fatto, sprovvisti di raccolta differenziata.

I dati complessivi dicono che nella nostra Regione la produzione di Rifiuti Urbani RU nel 2023 è stata di 446.249 tonnellate, di cui 307.010 raccolte in modo differenziato. La produzione complessiva risulta in leggera crescita rispetto all’anno precedente di 4.193 tonnellate, a fronte anche di una sempre più evidente diminuzione della popolazione residente che registra 2.405 unità in meno, e la raccolta differenziata ha invece raggiunto la percentuale del 68,8%, dato in crescita dello 0,5% rispetto al 2022. La crescita registrata è ripartita in maniera piuttosto omogenea nei 4 sub-ambiti che hanno visto variare le proprie percentuali annuali. Nel sub-ambito 3, pur essendo quello più indietro in assoluto, si è avuta comunque una crescita consistente, più modeste e simili quelle del sub-ambito 1 e 2; nulla, invece, quella del sub-ambito 4, che, in ogni caso è il territorio con la miglior raccolta differenziata dell’Umbria (74,4%). Il prossimo 13 febbraio, inoltre, verrà presentato il Rapporto Comuni Ricicloni 2024 che sarà seguito dalla premiazione agli omonimi Comuni umbri vincitori che si sono distinti per le loro positive performance nel servizio di raccolta differenziata. Interverranno i sindaci dei Comuni premiati.

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