30.2 C
Foligno
lunedì, Giugno 16, 2025
HomePoliticaSalario minimo, Pd folignate all’attacco: “La destra lo ha bocciato”

Salario minimo, Pd folignate all’attacco: “La destra lo ha bocciato”

Nella seduta della seconda commissione consiliare la maggioranza avrebbe sollevato una questione di legittimità sull’istituzione della misura da parte dei comuni. “Totale insensibilità di chi amministra la città”

Pubblicato il 12 Marzo 2025 17:06 - Modificato il 12 Marzo 2025 19:25

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

A Foligno inaugurata la nuova sede del Coworking

Presenti all’evento di apertura oltre 200 persone che hanno affollato i locali di via Oberdan dello spazio di lavoro condiviso della città. Salvucci: “Resistere e ripartire sono le priorità che ci siamo dati”

Foligno celebra la sua liberazione. Meloni: “Mai dare per scontati libertà e democrazia”

Nella mattinata di lunedì 16 giugno le celebrazioni in piazza Don Minzoni per gli 81 anni trascorsi dalla lotta delle truppe alleate e dei partigiani contro i tedeschi. “A chi compì questa impresa il nostro più vivo plauso e doveroso ringraziamento”

Lavori in via Piave, da martedì interrotto il traffico in uscita

Gli interventi dureranno un paio di giorno e riguarderanno il ripristino della pavimentazione stradale dissestata nel tratto in corrispondenza del sottopasso ferroviario

“La destra boccia il salario minimo”. Così il gruppo del Pd, che siede tra i banchi della minoranza del consiglio comunale folignate, a margine dell’ultima seduta della seconda commissione che si è tenuta nel pomeriggio di martedì 11 marzo. Seduta che aveva all’ordine del giorno proprio la discussione sul salario minimo, chiesto a più riprese dal Partito democratico. A partire dalla scorsa estate, infatti, i “dem” avevano avviato un percorso di confronto per la sua istituzione, proponendo un minimo di 9 euro lorde l’ora. Proposta che prendeva le parti, come ricordano dallo stesso gruppo consiliare, anche dal gap di 13 punti percentuali riscontrato a Foligno “rispetto ai già bassi livelli salariali riscontrati a livello nazionale” al punto da parlare dell’“esistenza oggettiva di un’emergenza salariale evidente”.

“Dopo il consiglio comunale dedicato al tema e varie riunioni di commissione – denunciano dal Pd – la destra che governa la città, nella ultima seduta della seconda commissione, ha deciso  di buttare la palla in tribuna, tornando alla casella iniziale, come si trattasse di un gioco dell’oca, sollevando in maniera del tutto pretestuosa e senza nessuna base oggettiva la questione della legittimità”. Un’illegittimità che per il gruppo consiliare di minoranza, capeggiato da Rita Barbetti, sarebbe “smentita oggettivamente dai tanti comuni italiani, che hanno già deliberato sulla istituzione del salario minimo”. Tra quelli citati nella nota Firenze, Napoli, Milano e Perugia per guardare alle città più grandi ma anche Bevagna e Montefalco per guardare a pochi chilometri da Foligno. “Nella ‘ringhiera dell’Umbria’, tra l’altro – sottolineano dal Partito democratico -, con un voto unanime che ha visto il consenso anche del centrodestra”.

I “dem”, dunque, apostrofano la questione dell’illegittimità che sarebbe stata sollevata dalla maggioranza che sta al governo cittadino come “la foglia di fico, di chi nasconde il disinteresse reale per il mondo del lavoro e per le condizioni dei più fragili”. Insomma, per il Pd, “si è voluto pretestuosamente dire semplicemente no”. Un atteggiamento che i democratici bollano come “grave ed inaccettabile, che dimostra ancora una volta – concludono – la totale insensibilità sociale di chi amministra la città”. Da parte sia il Partito democratico si dice determinato a portare avanti la mobilitazione “per ridare dignità e diritti al mondo del lavoro”. 

Articoli correlati