“Le liste non possono essere messe in discussione”. Il riferimento è all’elenco degli iscritti inoltrato dall’Unione comunale del Pd in occasione dell’ultima campagna di tesseramento del partito. Le parole, invece, sono quelle messe nero su bianco da Daniele Gallina, responsabile organizzazione Pd Umbria che, in una missiva, ha risposto una volta per tutte alle “continue sollecitazioni dei segretari di circolo – si legge nella lettera – e militanti di Foligno riguardo alla certificazione del tesseramento relative ai dubbi di legittimità”. Insomma, tutti gli iscritti folignati – vecchi e nuovi – del Pd folignate sono regolari. A dirlo, stando sempre a quanto si legge, “la Commissione di garanzia provinciale che ha certificato il tesseramento di tutte le Unioni comunali e tutti i circoli, tra cui Foligno”. Liste che, rimarca Gallina, “sono certificate da tutti i livelli, provinciale e nazionale”. La lettera è stata inviata lo scorso 25 marzo alla segretaria dell’Unione comunale, a tutti i segretari di circolo folignati e, per conoscenza, al responsabile del tesseramento cittadino e ai membri della segreteria regionale Joseph Flagiello e Rita Zampolini. La lettera dovrebbe dunque mettere la parola fine alla querelle innescata all’interno del Partito democratico di Foligno relativamente agli oltre cento nuovi tesserati che, secondo alcuni, sarebbero approdati nelle fila dem solamente per lanciare l’assalto alla segreteria e orientare così le scelte future dell’Unione. Perplessità erano state espresse in particolar modo relativamente a coloro che, nel corso delle Comunali del 2024, si erano candidati con altre liste del centrosinistra componenti la coalizione progressista cittadina.
Per l’attuale segretaria del Pd Foligno la questione resta comunque ancora aperta: “L’articolo 4, comma 9 dello Statuto nazionale – spiega Maura Franquillo – riporta l’impossibilità di essere registrati al Pd nel caso di persone appartenenti ad altri movimenti politici o iscritte ad altri partiti politici o aderenti, all’interno delle assemblee elettive, a gruppi diversi da quello del Partito democratico”. È da questo presupposto che la segretaria cittadina ha voluto “interrogare la Commissione di garanzia nazionale, per capire se le tessere sono realmente valide oppure siano presenti delle anomalie”. Sempre rispetto alla questione degli iscritti, la segretaria Franquillo si dice “contenta della notevole crescita del numero dei tesserati. Era uno degli obiettivi che mi ero posta, ovvero allargare e dare linfa al partito con più presenza e, quindi, più contributi – afferma -. Dentro questo parterre ci sono persone tornate dopo tanto tempo, nuovi tesserati e altri che provengono dalle liste civiche presenti alle ultime elezioni”. Lo sguardo è poi proiettato al futuro, ovvero al congresso che porterà anche all’elezione del nuovo segretario comunale: “Appena avremo notizie sulle tempistiche, ci metteremo in moto per trovare una persona condivisa da tutti e che possa continuare quello che è stato fatto sin qui. Non vorrei – dice Maura Fraquillo – un congresso di spade, ma di costruzione. È per questo che mi auguro che la persona da individuare sia la più condivisa possibile per arrivare a un congresso unitario o, quantomeno, costruttivo”. Pur senza una data ancora certa, la fase congressuale è prevista per giugno, potenzialmente all’indomani del referendum dell’8 e 9 giugno e fino a fine mese. Al momento si parte da una certezza: “Ho già comunicato formalmente la mia intenzione di non ricandidarmi. Sono contenta di quello che è stato fatto in questi anni – prosegue Franquillo -. Ho preso un’Unione comunale che usciva da un commissariamento e da un’elezione andata male, con fratture e ferite evidenti. Lascio un partito che, visti i risultati delle Regionali, è il primo della città e, solo per 27 voti, non è riuscito a vincere alle Comunali. Abbiamo sanato anche le fragilità finanziarie che c’erano, facendo quattro campagne elettorali a costo zero”.