Poco più che maggiorenni. Sono i trenta ragazzi dell’Istituto tecnico tecnologico “Da Vinci” di Foligno, che nella primissima mattinata di lunedì 28 aprile si sono ritrovati nella sala d’attesa del Servizio immunotrasfusionale del “San Giovanni Battista” a conclusione del progetto scolastico promosso dalla sezione cittadina dell’Avis negli istituti folignati per sensibilizzare i più giovani alla donazione di sangue.
Cinque i ragazzi che per la prima volta hanno donato il sangue, ai quali si sono aggiunti altri tre che già in precedenza lo avevano fatto e tre docenti. Più di una ventina, invece, gli studenti e le studentesse che hanno verificato la loro idoneità alla donazione o che hanno prenotato la loro prima iscrizione e la visita medica. Tra loro ragazzi di Foligno ma anche di altri comuni: da Bevagna a Gualdo Cattaneo, da Trevi a Nocera Umbra, da Montefalco ad Assisi e fino ad arrivare a Marsciano, appartenenti dunque ad altre Avis del territorio umbro.

Tra i ragazzi alla prima donazione Marco Cocciarelli, che ha raccontato: “Donare è un piccolo gesto che può aiutare le persone, quindi sono contento di farlo e spero di poter proseguire”. Come lui anche Nicholas Ciotti, che ha sottolineato anche l’opportunità, donando il sangue, di “controllare il proprio stato di salute” fondamentale anche per chi, come lui, pratica sport. Insieme a loro anche Benedetta Pace, alla sua seconda donazione. “Sono cresciuta in una famiglia con tante persone che lavorano in ambito sanitario e io stessa voglio diventare un’infermiera per cui la donazione mi è sempre interessata” ha detto, per poi proseguire: “Ad oggi sono pochi i ragazzi della mia età che donano, ma più si cresce più si comprende l’importanza del dono”. E poi Edoardo Merli, alla sua quarta donazione, ispirato dal nonno “che – ha commentato – è stato un grande donatore”. “Donare il sangue è importante sia per l’aspetto umanitario che personale – ha quindi spiegato -. Ti permette di fare del bene agli altri, senti che dai qualcosa alla società e in più tieni sotto controllo la tua salute”.
Come detto, l’appuntamento di lunedì è andato a chiudere un percorso che era stato avviato lo scorso mese di dicembre, quando nell’aula magna dell’istituto di viale Marconi si era tenuto un primo incontro tra Avis e studenti. Poi, nei mesi successivi i giovani del “Da Vinci” erano stati accolti, insieme ai loro insegnanti, al primo piano dell’ospedale di Foligno per conoscere “il percorso del donatore”, dall’iscrizione all’Avis alla spedizione delle sacche, passando ovviamente per la donazione vera e propria.
“Li abbiamo accolti e li abbiamo sostenuti, anche perché alcuni di loro erano alla loro prima donazione” ha commentato lunedì mattina il neopresidente dell’Avis di Foligno, Luca Bellagamba, che ha aggiunto: “Si sono dimostrati con le idee molto chiare, sensibili e sicuramente con la voglia di essere d’aiuto agli altri, che è poi lo spirito che contraddistingue l’Avis, donare qualcosa di noi agli altri”. Un mandato quello del presidente Bellagamba partito, dunque, nel nome dei giovani. “Il nostro obiettivo è quello di aumentare costantemente il numero dei donatori, anche perché annualmente c’è un 10-12% di soci che per qualche ragione, come lo stato di salute o il raggiungimento del limite d’eta, non può più donare, per cui occorre garantire il turn over. E attingere nuovi donatori dalla scuola è il modo migliore, perché sono giovani consapevoli e molto disponibili e coinvolgendoli li facciamo sentire parte della comunità”.

“É stato piacevole vedere così tanti giovani motivati nel loro ruolo, educati nel comportamento e penso che la loro presenza sia un segnale positivo per il futuro – ha dichiarato la dottoressa Antonella Germani, da qualche mese alla guida del Sit di Foligno -. Perché il problema, oggi, è il ricambio generazionale e giornate come questa dimostrano che c’è e ci sarà”. Il 2025 al Sit di Foligno, dunque, sembra essere partito con il piede giusto. “Nel nostro territorio la risposta è sempre positiva, dobbiamo soltanto lavorare un po’ di più sul fronte della donazione di sangue ma già che altro da un punto di vista organizzativo, perché la volontà dei donatori non manza, tutt’altro”.
A guidare la delegazione di giovanissimi la professoressa Roberta Dominici, referente del progetto avviato con l’Avis. “È un progetto che portiamo avanti da qualche anno – dichiara – con un incontro preliminare a scuola e poi con la visita al Sit per far capire ai ragazzi come funziona la donazione. Già il 28 aprile 2024 avevamo organizzato una giornata simile e quest’anno l’abbiamo ripetuta. È un progetto che l’Itt ‘Da Vinci’ porta avanti con orgoglio e con una buona risposta da parte dei nostri studenti, che in questo modo crescono e si prendono delle piccole responsabilità anche nei confronti della comunità”.
Considerato il successo di adesioni all’iniziativa delle ragazze e ragazzi, la volontà dell’Avis di Foligno è quella di chiedere all’Itt “Da Vinci” di proseguire lungo la sera intrapresa anche il prossimo anno, coinvolgendo anche altri istituti seconda di secondo grado cittadini.