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Le ricamatrici dell’Unifol mettono in mostra il loro talento

All’ex teatro Piermarini dal 13 al 18 maggio l’esposizione “L’arte nel tessile” con una quarantina di realizzati con tecniche diverse. Roberto Segatori: “Il loro lavoro è una delle pochissime attività che mette insieme mente, cuore e mani”

Pubblicato il 13 Maggio 2025 11:52 - Modificato il 14 Maggio 2025 11:41

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“L’arte nel tessile”. Questo il titolo della terza mostra organizzata dalle ricamatrici dell’Università della terza età di Foligno, in programma da martedì 13 a domenica 18 maggio all’ex teatro Piermarini. Ad essere esposti una quarantina di ricami realizzati con tecniche diverse, tra cui punti tradizionali, punto raso, detto anche punto pittura, rappresentato per segmenti, punto sabbia che prevede la realizzazione di punti e il punto erba. Oltre ai lavori delle allieve dell’Unifol, in mostra anche un pannello ricamato dalle studentesse e dagli studenti dell’indirizzo moda dell’Istituto professionale “Orfini”, con cui le artigiane collaborano.

“L’intento della mostra – ha spiegato Anna Vigo, ricamatrice del gruppo – è di proporre e mostrare il ricamo, un’arte che non deve fermarsi ma proseguire nel tempo. Il nostro obiettivo più alto sarebbe quello di ridare il valore di mercato al ricamo, anche se prima di tutto le persone dovrebbero comprendere di nuovo il valore artistico, che sembra non esistere più in nessun campo. Tra i soggetti privilegiati dei nostri lavori, esposti anche in occasione della mostra – ha aggiunto –, quelli che prendono spunto dalla natura, come fiori, foglie e frutti, ma anche i paesaggi e l’ambiente umano circostante”.

Il gruppo di ricamo dell’Unifol, nominato dalle ricamatrici “La Gruppa”, è costituito da una ventina di allieve che da ormai quattro anni portano avanti l’attività collaterale all’interno dell’università. Negli anni scorsi le artigiane hanno organizzato due esposizioni, portando i propri lavori anche al di fuori di Foligno, vincendo numerosi premi e pubblicando un libro sulle loro produzioni.
“Il ricamo è un’arte preziosa – ha affermato Roberto Segatori, presidente dell’Università della terza età –, che ci piace particolarmente perché siamo un popolo che porta avanti azioni scisse, usando solo la testa o solo le braccia. Il lavoro dalle ricamatrici è una delle pochissime attività che mette insieme mente, cuore e mani e ogni giorno le nostre artigiane ci danno importanti lezioni, perché una persona completa usa mente, cuore e mani insieme”.

Dopo la collaborazione avvenuta lo scorso anno con il Giro d’Italia, che ha visto le ricamatrici realizzare un manifesto raffigurante una bicicletta rosa ricamata, quest’anno la sinergia è con la Confcommercio di Foligno per “I primi d’Italia” in programma il prossimo mese settembre e che vedrà le artigiane realizzare ricami dedicati alla pasta.

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