Non solo allestimenti floreali fuori dai negozi, sui balconi e nei chiostri. “Foligno in fiore” vuole, infatti, essere anche un’occasione di riscoperta degli antichi palazzi di cui è ricco il centro storico folignate, “di quel passato – commenta l’assessore al Commercio, Elisabetta Ugolinelli – che deve far parte del nostro presente. Tutto ciò – ha sottolineato – non solo per far vivere la nostra Foligno ma anche per avere l’opportunità di rivitalizzare il suo cuore antico, attirando i cittadini ormai distratti e lontani da ciò che significa il valore culturale, storico ed artistico che caratterizza la sua anima”.
Un appuntamento promosso in concomitanza con l’apertura straordinaria dei negozi del centro storico la seconda domenica di ogni mese e che a maggio ha visto cittadini e turisti visitare palazzo Morotti, storico immobile che si trova lungo corso Cavour e conosciuto da pochi. Costruito tra il 1640 e il 1660 dalla famiglia Morotti originaria di Bergamo, presenta una struttura articolata su più livelli con elementi architettonici tipici delle residenze nobiliari del 17esimo secolo. L’apertura straordinaria dello storico palazzo cittadino ha consentito di ammirare e visitare, grazie alla disponibilità della marchesa Morotti, l’atrio e il cortile con il pozzo. Anche se l’auspicio è che presto si possa visitare anche il resto. Come detto, l’evento dell’11 maggio scorso, è stata di fatto solo un’anteprima di un progetto che l’assessore Ugolinelli assicura proseguirà via via con l’apertura di altri palazzi solitamente chiusi al pubblico.
Un’iniziativa che si inserisce in un quadro più ampio di appuntamenti che punta, nelle intenzioni della titolare al Commercio, a “celebrare la bellezza e la creatività rendendo la città ancora più affascinante e significativa per i nostri figli e i nostri nipoti, creando un’atmosfera di comunità e collaborazione, rafforzando le identità locali e la percezione di Foligno da parte dei suoi stessi abitanti”. Ma anche per “riflettere sull’importanza della bellezza, della cura del territorio, sull’importanza della collaborazione”. “La cura dei dettagli – conclude Elisabetta Ugolinelli – può trasformare un luogo in una destinazione unica ed affascinante, una città decorosa e fiorita rappresenta armonia tra cultura ed umanità, riesce ad incarnare l’idea di un vivere sostenibile dove la cura dei dettagli e il rispetto per l’ambiente si uniscono per creare un a atmosfera di empatia”.