Seimila chilometri in bicicletta tra l’Europa alla scoperta di inclusione sociale e sostenibilità. L’iniziativa si intitola “Sunflowers european tour” ed è stata promossa e organizzata dalla cooperativa sociale “Utopia 2000” di Bevagna. Un’idea nata dal successo della precedente iniziativa il “Girasoli Tour” del 2021, un viaggio in bicicletta di 3.500 chilometri attraverso l’Italia durante il quale Massimo Porcelli, presidente della cooperativa, ha documentato esperienze di inclusione sociale e sostenibilità. Quest’anno il progetto è ancora più ampio e si propone di percorrere – come detto – ben 6mila chilometri attraverso dieci Paesi europei, partendo dal Portogallo e passando per la Spagna, la Francia, l’Italia, la Slovenia, la Croazia, la Bosnia-Erzegovina, il Montenegro e l’Albania, fino ad arrivare in Grecia. L’iniziativa, infatti, si concluderà ad Atene il prossimo 16 luglio.
Massimiliano Porcelli è recentemente partito da Bevegna per raggiungere Lisbona. Da lì – e in particolare dal Monumento alle Scoperte di Belém, simbolo dell’apertura dell’Europa al mondo – il 2 giugno inizierà il viaggio documentaristico alla volta dell’Europa. Un avvio simbolico e istituzionale, scelto proprio in concomitanza con la Festa della Repubblica, quando avrà luogo l’inizio ufficiale del tour dall’Ambasciata italiana della capitale portoghese.
Tra i principali obiettivi del progetto c’è l’intento di valorizzare l’economia sociale come motore economico, documentare modelli virtuosi, promuovere l’integrazione tra profit e non profit, creare una rete europea e sostenere la convivenza pacifica tra i popoli. “Utopia 2000” racconterà questo viaggio attraverso tre strumenti narrativi. Il primo mezzo di comunicazione è un documentario cinematografico diretto dal regista Renato Chiocca che racconterà le tappe e le storie delle realtà visitate; il secondo strumento è rappresentato dal libro illustrato “La mia Europa” di Massimiliano Porcelli; mentre l’ultimo mezzo sarà una valutazione scientifica dell’impatto sociale, curata da Raiz Impact Lab, impresa sociale spagnola partner ufficiale del progetto, che accompagnerà tutte le tappe del tour con un’analisi rigorosa e partecipata dei risultati ottenuti.
Dopo la partenza in Portogallo, il tour arriverà il 5 giugno a Osuna, in Spagna, al Escuela de Economía Social dove verrà ufficialmente avviata la valutazione di impatto sociale a cura di Raiz Impact Lab in collaborazione con REAS Andalucía e giovani imprenditori sociali latinoamericani presenti in Europa per percorsi formativi. Successivamente, il 9 giugno a Madrid, Utopia 2000 sarà protagonista di un convegno internazionale sulla discriminazione di genere, al Círculo de Bellas Artes. Dopo le tappe in Spagna il viaggio giungerà dal 18 al 23 giugno in Francia dove il tour indagherà modelli innovativi di cooperative di comunità e edilizia partecipata, particolarmente diffusi e consolidati nel territorio francese, con tappe che si snoderanno tra Montpellier, Marsiglia e Nizza. Il tour arriverà poi in Italia il 24 e 25 giugno quando farà tappa a Verona per visitare realtà dell’economia sociale italiana. Il viaggio proseguirà poi nel resto dell’Europa, per visitare altrettante realtà esempio di inclusività sociale, e infine concludersi ad Atene il prossimo 16 luglio.
“La bicicletta – ha affermato Porcelli – è la nostra metafora: lentezza, ascolto, contatto con il territorio. È il mezzo che ci permette di raccontare un’Europa più vicina, più giusta e più possibile”.
“Utopia 2000” è una realtà umbra con sede a Bevagna che da 26 anni promuove progetti di inclusione sociale, accoglienza e innovazione comunitaria sul territorio e con il “Sunflowers european tour” vuole conoscere e documentare alcuni esempi europei. “Non è un caso – fanno sapere dall’associazione – che un progetto come il ‘Sunflowers european tour’ nasca in Umbria: terra di San Francesco, tra i primi a intuire una forma di economia centrata sull’essenziale, sulla giustizia e sulla fraternità, e di San Benedetto, fondatore del monachesimo occidentale e proclamato patrono d’Europa. È da queste radici spirituali e culturali che prende forza l’idea di un’Europa che si può ancora costruire pedalando, condividendo, cooperando”. L’iniziativa è patrocinata da Confcooperativa Umbria e finanziata dal fondo sviluppo e altri sponsor privati.